Il rugby insegna, anche a scuola
L’Aquila – L’Aquila Rugby scrive: “Questa mattina, presso l’aula magna dell’Istituto industriale statale “Amedeo di Savoia” de L’Aquila abbiamo assistito ad un gemellaggio tra due istituti scolastici: quello aquilano e l’Istituto tecnico industriale Copernico Carpeggiani di Ferrara. A due anni dal sisma che ha colpito la nostra Città l’istituto emiliano ha espresso il desiderio di visitare L’Aquila e portare la propria solidarietà agli studenti aquilani. Arrivati ieri nel capoluogo abruzzese, i ragazzi emiliani, accompagnati dalla Professoressa Tiziana Caporale, hanno visitato il centro storico fino ai confini della zona rossa: “porteremo questa testimonianza nella nostra città: avevamo visto le immagini in tv ma il vuoto e il silenzio a cui abbiamo assistito non potevamo neanche immaginarlo” – questi i commenti dei giovanissimi.
Un gemellaggio importante, vero e sentito, un incontro di solidarietà sancito da una partita di rugby, andata in scena al Tommaso Fattori. Una partita bella e dal livello agonistico decisamente alto; – ricordiamo che i ragazzi della prof. Caporale sono i campioni italiani degli studenteschi di rugby categoria under 16 – tanta da entrambe le parti voglia di vincere e, soprattutto, di onorare al meglio l’avversario, battendosi con grinta ed entusiasmo secondo lo spirito più vero e genuino del nostro sport. Poco importa il risultato quando a vincere sono la solidarietà e l’amicizia.
Presenti per L’Aquila Rugby 1936 il direttore marketing Marco Molina e la prima linea Dario Subrizi: “Innanzitutto ringrazio il cus Ferrara per il sostegno tecnico offerto e tutti voi per questo gesto di solidarietà e per aver deciso, a due anni di distanza di essere qui. Poi vorrei rivolgermi ai ragazzi aquilani che, con le loro famiglie sono rimasti e hanno avuto la forza di continuare a far vivere la nostra città. Infine ringrazio gli atleti neroverdi, la formazione under 20 che ha condotto un campionato difficile trovando la forza nel valore del gruppo; e i giocatori della prima squadra che in questi due anni hanno portato il concetto rugbistico del sostegno fuori dal campo, dimostrando di essere prima di tutto uomini. Vogliamo salutarvi con un video” – ha concluso il dirigente Molina mentre dietro di lui partivano le immagini di gioco della formazione under 20 e in sottofondo la voce di Al Pacino nel film “Ogni maledetta domenica”. La scena è quella che precede la partita più importante: nelle parole di Al Pacino il rugby è come la vita, entrambe sono un gioco di centimetri: “o risorgiamo come squadra o cederemo un centimetro la volta, singolarmente, fino alla disfatta … guardate il vostro compagno e vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per la squadra perché sa che ciascuno di voi farebbe lo stesso per lui … o risorgiamo come squadra o moriamo singolarmente”. Parole e immagini molto significative quelle scelte dal dirigente Molina che hanno entusiasmato la platea fino ad accogliere con un caloroso applauso il pilone Dario Subrizi: “Sono convinto che il rugby non sia semplicemente uno sport, ma un vero stile di vita. Quei centimet! ri da co nquistare per arrivare a fare meta non sono solo in campo, li ritrovate anche negli sforzi del quotidiano: che sia un interrogazione, un esame, uno dopo l’altro, ti portano alla promozione e, magari più su, alla laurea. Studiate perché i centimetri che conquistate sono importanti” – ha concluso la prima linea neroverde. Il rugby insegna, e può accadere anche dentro la scuola!”.
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