Fanghi: nuovo vertice,dragaggio lontano
Pescara – SE NE PARLA FORSE TRA UN MESE E MEZZO – L’intervento di dragaggio del porto canale potrebbe riprendere tra un mese e mezzo circa. E’ quanto emerso oggi nell’incontro convocato dal sottosegretario all’Ambiente, Giampiero Catone, in prefettura, a Pescara, per discutere del dragaggio del porto, parzialmente chiuso nei giorni scorsi a causa dell’insabbiamento e dopo le vibranti proteste della marineria che chiede a gran voce l’escavazione dei fanghi. Al termine della riunione il sindaco Luigi Albore Mascia ha spiegato che “finalmente prende corpo l’ipotesi di poter sottoporre il porto canale a un dragaggio chirurgico, che tenga conto cioe’ delle diverse condizioni di insabbiamento non uniforme dello scalo e soprattutto di analisi dettagliate circa la qualita’ del materiale da dragare. Quel materiale non e’ infatti costituito solo da fango, ma in alcuni punti c’e’ una maggiore quantita’ di sabbia, o di petile o di limo. A seconda del materiale si potra’ prevedere un diverso tipo di trattamento dei fanghi dragati, compreso lo sversamento a mare, come ha sottolineato stamane il sottosegretario all’Ambiente. Tutto dipendera’ – prosegue Mascia – dai nuovi carotaggi che l’Arta, con il direttore Mario Amicone, si e’ impegnata a realizzare entro massimo sette giorni e che martedi’ prossimo saranno esaminati nel corso di un vertice gia’ convocato in prefettura. Intanto – annuncia Mascia – il Provveditorato ha ufficializzato la sospensione definitiva delle attuali operazioni di escavazione che, con il porto chiuso, con nuovi dati alla mano e soprattutto con il rifacimento della gara d’appalto, potrebbero riprendere tra un mese e mezzo”. All’incontro c’erano il prefetto Vincenzo D’Antuono, il presidente della Provincia di Pescara Guerino Testa, Antonio Sorgi e Carla Mannetti della Regione, i rappresentanti dei ministeri e dell’Ispra, il direttore dell’Arta Amicone, il Provveditore Interregionale alle opere pubbliche Donato Carlea, il dirigente Fabio Riva, e una delegazione della marineria e degli operatori commerciali che operano nel porto canale. Mascia ha commentato che finalmente tutti si sono trovati d’accordo sulla necessita’ di basare le decisioni future sulle nuove analisi. Una tesi, dice il sindaco, che lui sostiene “da mesi”.
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