L’ARPA sciopera il 23 giugno
Chieti – Il 23 giugno, i mille dipendenti della piu’ grande societa’ di trasporto pubblico-regionale, l’Arpa, incroceranno le braccia. Lo hanno annunciato oggi le segretarie regionali di Cgil, Cisal, Uil ed Ugl, dopo la constatazione che nessuna proposta o soluzione e’ pervenuta loro da parte dell’Azienda o della Regione, a seguito dell’incontro tenutosi in prefettura lo scorso 3 giugno. Alla base del contenzioso ci sono i dati economici attuali che evidenziano una perdita per il 2010 di 783 mila euro e che preannunciano un deficit, a fine anno, di circa 5 milioni di euro, dato sorprendente, secondo le organizzazioni sindacali, che ricordano come negli ultimi dieci anni i bilanci della Societa’ Arpa siano stati chiusi sempre in attivo. Sono evidenti le dirette conseguenze derivanti dalla gestione del Presidente Massimo Cirulli e del Consiglio di Amministrazione, nominati dalla giunta del governatore Chiodi. La Regione – si legge in una nota congiunta – ha preteso tagli dei servizi in modo avulso da un serio progetto di riforma e l’azienda Arpa non e’ stata in grado di dotarsi di idonei strumenti che incentivassero all’esodo i lavoratori piu’ anziani, in maniera da favorire il rinnovo del turn over con conseguente diminuzione dei costi del personale. Cio’ ha determinato anche il mancato rinnovo del rapporto di lavoro ad alcuni dipendenti assunti con contratto di inserimento. Vi e’ inoltre un azzeramento sul confronto inerente i bacini di traffico e la riforma del settore. A cio’ si aggiunga la preoccupazione per lo scenario che si va delineando con la probabile privatizzazione del settore. La possibile frammentazione del territorio – prosegue la nota – riconducibile alla logica di piu’ bacini da mettere a gara, potrebbe essere promotrice di piccole societa’ di gestione che incrementerebbero i costi del trasporto, le sovrapposizioni e la riduzione del servizio, il tutto a discapito dei cittadini. Su questi temi, definiti epocali dallo stesso assessore Morra, ribadiamo di non aver avuto seguito a quanto concordato con le scriventi lo scorso 12 aprile dallo stesso assessore e segnaliamo che da circa due mesi il confronto di fatto e’ interrotto. Per quanto concerne le ulteriori criticita’ che attanagliano l’Arpa le organizzazioni sindacali sottolineano l’immobilismo per attivare tutti quei meccanismi premiali per ridurre l’evasione tariffaria. Nell’ambito del riordino e’ stata prevista la esternalizzazione di attivita’ di riparazione dei mezzi che produrra’ costi superiori rispetto a quelli sostenuti con le lavorazioni internalizzate.
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