L’Aquila, diritti negati e problemi aperti


L’Aquila – Sono la mancata sospensione dei mutui con le banche (alcune delle quali, malgrado l’accordo raggiunto con l’Abi, continuano a chiedere il pagamento dei mutui ai proprietari di case gravemente danneggiate se non addirittura da demolire), la fatturazione dei consumi di energia (con l’arrivo di fatture eccessive per consumi non effettuati, anche a chi si trova fuori dalla sua abitazione o ha persino la casa inagibile), la mancata o ritardata consegna di prodotti postali, con i possibili effetti negativi a carico dei destinatari e l’attribuzione di servizi non richiesti da parte delle società di telecomunicazione, alcuni dei problemi sollevati dagli aquilani e dei quali si sta occupando la Federconsumatori con il nuovo sportello aperto in città da alcuni giorni presso la sede della Cgil nel nucleo industriale di Pile, e aperto ogni lunedì dalle 15 alle 17,30 (al numero 3384708768).
“Gravissimo – dice una nota della Federconsumatori – inoltre il problema delle file interminabili per la prenotazione delle visite all’ospedale S. Salvatore, con attese che si allungano per oltre 105 giorni. Un tema sul quale la Federconsumatori sta preparando una class action per costringere l’amministrazione della Asl aquilana a rispettare i termini previsti dalla legge sulle visite e gli adempimenti sanitari.
Né si può dimenticare che le società finanziarie che agiscono nel recupero crediti non concedono alcuna rateizzazione del debito accumulato, provvedendo all’immediata iscrizione al Crif, ovvero all’elenco di coloro che sono considerati cattivi pagatori, con la gravissima conseguenza di non poter aver accesso al circuito legale del credito favorendo l’attività criminale degli strozzini.
Su tutti questi problemi – dichiarano Sergio Veroli e Domatella Sarra responsabili rispettivamente delle Federconsumatori Abruzzo e Federconsumatori L’Aquila – la nostra organizzazione intraprenderà iniziative specifiche a tutela dei cittadini per ottenere risarcimenti e inchiodare le amministrazioni e le società alle loro responsabilità.


06 Giugno 2011

Categoria : Cronaca
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