Ricostruzione, chi si è arrabbiato?
(di G.Col.) – Oggi il sottosegretario Letta ha partecipato al rituale tavolo sulla ricostruzione, attorniato dai potenti di questa regione che se ne occupano. Ieri auspicavamo che Letta, al 26/mo mese dal terremoto, si arrabbiasse. Gli oracoli ufficiali che relazionano su questo tipo di riunioni (non sempre la Regione ne dà resoconti per la stampa) non riferiscono di un’eventuale rabbia di Letta. Può darsi che ci sia stata, ma non è emersa. La faglia forse si è rotta sotto, ma in superficie non se n’è vista traccia. Viceversa, arrabbiati ma ormai defedati e ammosciati sono tutti coloro che hanno conosciuto il nocciolo delle decisioni. Aspettare, almeno altre tre settimane. Aspettare che i comuni siano pronti, partendo da quello aquilano. Che allestiscano carte e scartoffie varie, riscaldando tastiere di computer e copiatrici, spillatrici e scanner, e mani di impiegati preposti. Un’altra attesa, un prossimo nuovo appuntamento in cui emergerà che occorre aspettare, consumare dell’altro tempo. Sì, perchè in questo consiste la ricostruzione, ora lo abbiamo capito: costruire del tempo, per poterlo consumare poi aspettando. Che sciocchi, non c’eravamo arrivati, perdendo il nostro tempo nel tentativo – sovrumano – di capire come funziona l’Italia.
Non c'è ancora nessun commento.