“Comuni, subito piani ricostruzione”
L’Aquila – MA OCCORRONO ANCORA DELLE SETTIMANE… – “I Comuni devono arrivare subito alla definizione dei piani di ricostruzione come sollecitato anche dal Ministero dell’Economia nell’ultimo incontro, affinche’ il Governo abbia una stima affidabile dei costi e possa stabilire particolari provvidenze per i centri storici. In 3 settimane il Comune dell’Aquila con la collaborazione della Struttura Tecnica di Missione si e’ impegnato a fornire un documento che permetta una stima dei costi basata sulla quantificazione del danno, rapportata anche alla presenza di edifici di pregio e vincolati e a prime e seconde case. In tal modo il Ministero dell’Economia (MEF) potra’ modulare risorse e interventi”. E’ quanto dichiara il Commissario Delegato per la Ricostruzione e Presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, a margine del Tavolo degli Enti che si e’ tenuto oggi, presieduto dal Vicecommissario Antonio Cicchetti, alla presenza del Sottosegretario Gianni Letta. Il Ministero dell’Economia ha infatti rimarcato l’esigenza di avere al piu’ presto i piani di ricostruzione previsti per legge e una stima affidabile dei costi per poter modulare le risorse necessarie per i centri storici da ricostruire tenendo conto dell’importanza sociale, economica culturale e identificativa dei luoghi. “Anche sulle macerie siamo vicini all’entrata in vigore del nuovo sistema che supera le criticita’ e le discrasie che si sono create in questi giorni – aggiunge il Commissario – La nomina dell’ingegner Romano individuato come soggetto attuatore verra’ resa esecutiva nel prossimo consiglio dei Ministri . Quello dello smaltimento delle macerie e’ un tema particolarmente sentito ma con cui dovremo imparare a convivere per tutta la durata della ricostruzione”. Il Commissario Vicario Antonio Cicchetti, nel sottolineare il clima collaborativo registrato fra tutte le componenti, auspica che fra 3 settimane nella prossima riunione del Tavolo di Coordinamento si possano avere da parte di tutti i Sindaci le valutazioni indispensabili al MEF per poter determinare i futuri finanziamenti.
(Ndr) – I comunicati che vengono distribuiti alla stampa, come quello che avete letto, sono qualche volta sconcertanti. In sintesi, non si sa ancora quanti soldi servono e occorrono altre tre settimane per indurre i comuni a presentare altre carte, altri documenti. Significa che se ne andrà tutto il mese di giugno e che poi resterà luglio per lavorare, ammesso che si possa partire. Ad agosto non lavora nessuno, tanto meno l’edilizia. Se riparlerà a settembre, e poco dopo arriverà l’autunno. Queste le prospettive. Dopo 26 mesi.
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