Furia marinai, furia “stuzzicata”
(di G.Col.) – La furia dei marinai pescaresi, scatenatasi questa mattina, è stata “stuzzicata”, provocata, quasi costretta ad esplodere. Lo Stato inteso nel senso peggiore ha fatto di tutto per costringere quei cittadini che vivono dell’economia portuale a ribellarsi e a irrompere in strada. Ora potrà accadere di tutto, e bisogna aspettarsi di tutto. Non ne possono più e hanno assolutamente tutte le ragioni del mondo. Lo sanno anche il prefetto e le altre autorità che sono adesso costretti a fronteggiare una situazione difficile. Scandalosa. Offensiva per Pescara e per l’Abruzzo, che mostra il volto di una regione arretrata, tuffata in un profondo Sud dei peggiori modelli anni Sessanta. Per il porto si è commessa ogni nefandezza: niente dragaggi da anni, niente dragaggio nelle prime settimane di questo 2011, niente per i fanghi, niente programmazione, niente attenzione ad un problema che in una città portale non può esistere. Nessuno ha smosso la mortale inerzia della burocrazia, nessuno ha fatto in tempo ciò che doveva fare e la politica pescarese dormiva sonni beati e incoscienti. Il peggio del peggio è che nessuno sa di chi sia la colpa, non si cerca neppure un colpevole, non si addita un ufficio, una struttura omissiva o ritardataria. Si sprecano soldi per cucire una pezza a colore, che nessuno ha saputo cucire. La marineria non ne ha potuto più ed è esplosa. Una furia di cui sono responsabili, ancora una volta, Stato e istituzioni, politici e titolari di cariche e incarichi, nonchè di stipendi d’oro. L’Italia e l’Abruzzo peggiori, da vergogna.
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