Pezzopane a UGL su emergenza abitativa
L’Aquila – “L’emergenza sociale ed abitativa è talmente allarmante che le polemiche di basso profilo non aiutano certo a risolvere la situazione”. Risponde così l’assessore Pezzopane alle dichiarazioni dell’UGL.
“Nella riunione dello scorso 12 maggio al tavolo con il Sottosegretario Gianni Letta, ho rinnovato la proposta, avanzata più volte, di elargire un buono ai nuclei familiari con disagio sociale, per poter pagare autonomamente l’affitto di un appartamento. Questo per fronte alla carenza di alloggi per le persone indigenti.
Una proposta su cui il coordinatore della Struttura di Gestione Petullà si è detto sostanzialmente d’accordo, tuttavia ancora non operativa dal momento che dal 12 maggio non abbiamo ancora ricevuto alcuna disposizione formale che ci autorizza ad utilizzare i 250mila euro, da cui dovremmo attingere le risorse. La semplice disponibilità verbale del dott. Petullà ad accogliere le nostre proposte, non è certo sufficiente.
Duecentocinquantamila euro sono davvero poca cosa- rilancia l’assessore- se si considera la gravità dell’emergenza sociale. Quei fondi dovrebbero servire, in parte, per pagare i contratti d’affitto di 22 appartamenti che il Comune dell’Aquila ha recuperato attraverso un bando, che siamo stati costretti ad emanare per sopperire alla vergognosa carenza di case del Fondo Immobiliare. Appartamenti che il Comune avrebbe dovuto ricevere dalla SGE, per dare risposta a ben 122 famiglie che sono sull’orlo della disperazione. Ma la SGE si è trincerata dietro un colpevole silenzio sui motivi del mancato trasferimento di quegli alloggi.
Quanto rimarrà sarà dato, secondo un apposito bando, per i contratti d’affitto delle famiglie indigenti, quando finalmente il Commissario o chi per lui ci autorizzeranno.
Purtroppo queste risorse non sono certo sufficienti a soddisfare neanche una piccola parte delle esigenze di numerose famiglie, che ne hanno effettivamente bisogno.
Se si considera poi che nel Piano Sociale regionale non si stanzia neanche un euro per l’inclusione sociale, cioè per le famiglie più bisognose, si capisce di quanto grave possa essere la situazione e di quanto importante sia la collaborazione di tutti, in particolare della Struttura di gestione che sollecitiamo ad essere più “prudente” a gestire alcuni casi davvero drammatici, che rischiano di aggravare l’emergenza sociale.
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