Terremoto: manifestazione, in 1000 in corteo – Cialente e Pezzopane: “Siamo insoddisfatti”


corteo-terremotati-a-romaL’Aquila – Circa un migliaio di persone, sotto la pioggia e con una temperatura autunnale, hanno partecipato oggi alla manifestazione organizzata dai comitati di cittadini in favore della “ricostruzione al 100 per cento” delle abitazioni, dopo il devastante terremoto del 6 aprile. Il corteo partito alle 16, con un ritardo di circa un’ora rispetto a quando era stato programmato a causa della pioggia battente, da piazza d’Armi, ha raggiunto nel tardo pomeriggio la sede della Reiss Romoli, sede degli uffici della Protezione civile e della Regione Abruzzo, dopo aver attraversato viale Corrado IV, contro mano, e Pile. Al corteo che ha manifestato pacificamente vi erano tra gli altri, l’onorevole Giovanni Lolli, la presidente della Provincia dell’Aquila, Stefania Pezzopane, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, il senatore Alfonso Mascitelli e il parlamentare Augusto Di Stanislao, entrambi dell’Italia dei Valori, insieme a numerosi studenti universitari dell’Udu e rappresentanti della Comunita’ ‘XXIV Luglio’. Il corteo ha manifestato con slogan e alzando striscioni, contro il decreto Abruzzo da pochi giorni approvato dal Governo, specificamente sulle norme che riguardano la ricostruzione delle abitazioni. Alcune contestazioni sono state rivolte anche nei riguardi di un quotidiano locale accusato dai manifestanti di aver annunciato la presenza al corteo dei ‘no-global’. Durante la manifestazione, il sindaco Cialente ha ribadito l’importanza di requisire gli appartamenti sfitti ‘in quanto gli appartamenti che consentiranno a settembre il rientro nelle scuole degli studenti non sono sufficienti’. Gli studenti universitari hanno urlato slogan ribadendo la necessita’ di alloggi prima dell’inizio del nuovo anno accademico.
Stefania Pezzopane ha dichiarato: “Ho partecipato alla manifestazione odierna su invito dei comitati cittadini. L’ho fatto per testimoniare l’insoddisfazione e la profonda delusione per un decreto indecente ed incompleto. Il governo è rimasto sordo alle nostre istanze e alle nostre proposte, che avrebbero comportato, a costo zero, il miglioramento del testo del decreto, ormai legge. Ribadiamo l’assoluta necessità di apportare modifiche sostanziali per la ricostruzione delle seconde case, dei centri storici, pari diritti per i non residenti e per un riconoscimento assoluto e totale del ruolo degli enti locali”.
(Nella foto: Uno degli striscioni inalberati durante la protesta presso Montecitorio a Roma. Un altro diceva: “99 fontante, 99 chiese, 99 calci in culo”)


27 Giugno 2009

Categoria : Cronaca
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