Multe, pochi le fanno come si deve


L’Aquila – I VIGILI DISTRATTI O SVOGLIATI QUASI OVUNQUE – Multe agli automobilisti indisciplinati? Sono pochissimi i comuni abruzzesi in cui il blocchetto e la penna del vigile hanno da fare sul serio. Nella maggioranza dei casi, i vigli chiudono un occhio, o tutti e due, guardano da un’altra parte o semplicemente non ci sono proprio. Lanciano qualche occhiata al traffico, magari da dietro la vetrata di un bar, e lasciano correre. Fa eccezione Pescara, dove le multe si fanno e come, mentre Teramo è un triste fanalino di coda. Sarà anche per questo che in quasi tutti i centri urbani – grandi, medi e persino piccoli – c’è il caos assoluto, le doppie e le triple file di auto in sosta, l’eccesso di velocità, il rumore dei clackson, le strade ostruite da mezzi privati in sosta comoda e selvaggia. Di notte, poi, è l’anarchia totale. Insomma, il nostro difficile vivere quotidiano, se la vita ti obbliga a sederti davanti ad un volante. I dati pubblicati oggi dal Sole24Ore parlano chiaro. Solo due centri si posizionano in alto nella graduatoria. Civita d’Antino e Tufillo hanno una media superiore ai 500 euro pro capite di multe per il traffico in un anno. Nella lista dei capoluoghi di Provincia leader negli accertamenti Pescara si posiziona all’ottavo posto, con 84,3 euro a testa, contro una media nazionale di 51,3. Davvero molto in basso si trova Chieti, con 28,4 euro pro capit, mentre Teramo addirittura si colloca a soli 8,2 euro.
Ne sa qualcosa chi frequenta la città dal traffico impossibile perchè assolutamente lasciato a se stesso. L’Aquila non c’è affatto, forse non ha fornito dati, come altre volte è capitato.
Ci sono in compenso molti comuni in cui il procapite delle multe è ridicolo: 10 centesimi per ogni cittadino, 0,1 euro. Tra tali centri Cugnoli, Serramonacesca, Civitella Alfedena, Canistro, Capistrello, Introdacqua, Ofena, Pizzoli. In quest’ultimo centro la popolazione è raddoppiata per via degli sfollati aquiilani, ma evidentemente i vigili continuano ad essere… clementi. Ma c’è chi li batte: Rocca S.Maria e Cermignano, ad esempio, hanno un rotondo zero. Nemmeno un centesimo di multe. Forse di questo passo sarà difficile migliorare il traffico o incassare qualcosa da destinare – come dice la legge – a misure di sicurezza e segnaletica per il traffico.


30 Maggio 2011

Categoria : Cronaca
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