99 Cannelle: costoso recupero, e poi ritornano abbandono e degrado


L’Aquila – (Foto: la Morace ripulisce la fontana, e sotto appena dopo il restauro) – Nella cronaca di ieri la notizia relativa all’atleta Carolina Morace (nella foto) che, ieri in visita in città, è rimasta a bocca aperta di fronte al desolante spettacolo della Fontana dell 99 Cannelle sporca e degradata, appena dopo essere stata restaurata dopo il sisma. Un intervento prezioso e fortemente simbolico per la città che tenta di rialzarsi, di tornare ad essere qualcosa anzichè un mare di macerie e di solitudine deprimente. L’episodio della Morace è rilevante, non solo perchè la generosa atleta ha subito dato una mano per ripulire la fontana, insieme con altri volenterosi. E si è detta anche pronta a tornare e ad aiutare un’altra volta.
Di recente si è appreso che una decina di cittadini dei comitati saranno perseguiti penalmente, per violazioni della zona rossa, a suo tempo, durante manifestazioni e proteste. A nostro avviso dovrebbero invece essere perseguiti legalmente, esattamente come accade per vandali e imbrattatori, sindaco e amministrazione, e ogni altra autorità o istituzione, che si sono resi responsabili di aver lasciato nel degrado la città persino nelle parti che sono state restaurate. Davvero poche, ma significative. La Fontana delle 99 Cannelle è infatti in stato di totale abbandono, solo perchè nessuno si è assunto il compito di provvedere alla normale, periodica e necessaria manutenzione. Il monumento è ricco d’acqua, ovvio che sia necessario tenere pulita ogni vasca, prima da tutto dalla vegetazione invasiva. Che senso ha spendere risorse e generosità di enti e persone per restaurare, per poi lasciare immediatamente tutto alla propria sorte? E’ certo che solo una classe dirigente e amministrativa incapace si lasci cogliere in certe omissioni. L’Aquila è sempre apparsa a tutti maltenuta, sporca, sciatta, impoverita da disservizi e omissioni incredibili, trascurata da mancati interventi che ovunque sono ordinari e normali. Oggi non c’è più una città da curare, solo pochi luoghi recuperati da tenere in modo decente. Ma non avviene nulla che indichi un cambiamento di metodo, un ravvedimento dei responsabili dei disservizi perenni. Avviene invece che si gridi allo scandalo per le edicole di San Bernardino imbrattate, si inventi addirittura una taglia, e si lascino rovinare le 99 Cannelle appena recuperate.


30 Maggio 2011

Categoria : Cronaca
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