Rotary, Marazzita e lo Stato di diritto


L’Aquila - (Nella foto a destra Marazzita, al centro Massimiliano Di Scipio) – “In uno Stato di Diritto non sono ammessi processi penali mediatici, tanto meno sentenze di condanna popolari secondo gli umori mutevoli della Piazza”. Il noto Avvocato penalista Nino Marazzita, che dal 1965 ad oggi è stato protagonista dei processi più delicati e controversi della recente storia d’Italia – avvocato di parte civile nel processo per l’omicidio dello scrittore Pier Paolo Pasolini ed in quello per il massacro del Circeo, legale di Eleonora Moro nel processo sull’omicidio di Aldo Moro; legale della famiglia Bianchi per la morte di Milena Bianchi avvenuta in Tunisia; difensore, tra gli altri, di Pietro Pacciani (il cd. Mostro di Firenze) Donato Bilancia (il serial – killer di Genova) e Alivebi Hasani (meglio conosciuto come il pastore macedone) tanto da guadagnarsi l’appellativo di “Avvocato dei diavoli” – non ha usato mezzi termini in apertura dell’interclub Rotary L’Aquila Gran Sasso d’Italia – Soroptimist L’Aquila, promosso dai Presidenti Massimiliano Di Scipio e Ileana Santone Pirro, con la partecipazione del Rotary Club Pescara Nord, rappresentato dalla Presidente Manuela Cornelii, svoltosi venerdì 27 maggio nell’incantevole contesto del Ristorante – Relais “Villa Dragonetti” a Paganica.
Il Prof. Marazzita, pure reduce da trasmissioni televisive di grande successo come “La vita in diretta” con Mara Venier e “L’Italia sul 2” con Milo Infante, dove quotidianamente analizza lo sviluppo delle indagini sugli ultimi inquietanti casi di omicidi di giovani donne, con il suo solito eloquio semplice ed incisivo, ha sottolineato che quasi mai il giudizio del pubblico coincide con quello tecnico degli operatori del diritto, non solo riguardo ad efferati delitti, ma anche in relazione a più semplici bagattelle condominiali: basterebbe semplicemente assistere ad una puntata di “Forum” ! Ma proprio sulla conduzione delle indagini il professionista di origine calabrese, ma romano d’adozione, ha riservato la sua analisi più dura.
Se è vero, infatti, che la maggior parte dei casi si risolve nel breve volgere di 24 – 72 ore, la contaminazione dei luoghi del delitto, il mancato coordinamento degli investigatori, la lotta tra le Procure per la competenza territoriale, tutto ciò determina quei fatali errori e ritardi nell’approccio al caso che, spesso, rappresentano il reale salvacondotto per i colpevoli. Dato il successo della serata, non è stato difficile “strappare” all’Avvocato Marazzita la promessa di tornare a breve nel Capoluogo d’Abruzzo, magari per commentare, finalmente, la risoluzione di qualche “giallo”.


28 Maggio 2011

Categoria : Cronaca
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