Lega Nord su danni lupi e orsi
Sulmona – Sono in crescita sulle montagne abruzzesi, gli episodi di aggressione di branchi di lupi ed orsi nei confronti degli animali d’allevamento, appartenenti ad imprenditori locali. L’attacco subìto dal proprio gregge di pecore presso Casale di Cocullo e denunciato il 17 maggio scorso da Nunzio Marcelli, presidente dell’Arpo (Associazione regionale produttori ovi caprini), è solo l’ultimo di una lunga serie di episodi simili. Marcelli ha perso così una ventina di capi, oltre alla dispersione di altri. E il presidente dell’Arpo, dopo quest’episodio aveva dichiarato alla stampa: “È il fallimento delle Istituzioni, abbiamo indicato più volte quali potessero essere i percorsi per tutelare sia le specie protette, sia gli allevatori, ma si continua a restare fermi permettendo il verificarsi di questi episodi”.
La lega Nord Abruzzo, concorda pienamente con Nunzio Marcelli. È sotto gli occhi di tutti il fallimento delle politiche che dovevano tutelare gli allevatori e gli animali selvatici protetti. Nonostante le decine e decine di milioni di euro dilapidati in fantomatici studi e progetti, che hanno solo riempito le tasche di improbabili studiosi asserviti al politico di turno, per i quali sicuramente gli animali protetti, valgono più da morti che da vivi. Ancora una volta pertanto, la Lega Nord Abruzzo si vede costretta ad evidenziare il problema, invitando le Istituzioni e gli Enti preposti a trovare una soluzione. Il permanere di questa situazione pone a rischio, la sussistenza dell’imprenditoria del settore. Una risorsa questa per il territorio e l’economia locale, che andrebbe invece tutelata con Piani di intervento più sensati e strategie più aggiornate. Senza contare che sono in gioco le tradizioni culturali e le identità locali, espresse dall’allevamento e da tante altre attività legate al territorio. Valori di cui la Lega è storicamente portatrice.
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