Giovani comunisti su “asilo occupato”
L’Aquila – Scrivono i giovani comunisti dell’Aquila: “Nella complessa fase post-sisma, innestatasi traumaticamente su un contesto di già profonda crisi sociale (non in ultimo imputabile all’egemonia del modello sociale berlusconiano), in una città in cui la ricostruzione stenta a prendere il via, l’organizzazione giovanile del PDL, lontana dall’occuparsi di politiche di sostegno all’occupazione e di ricostruzione, ritiene di dover impiegare il proprio tempo nel bersagliare lo spazio sociale “asilo occupato” di improponibili accuse, parlando di inesistenti attività a scopo lucrativo, ed addirittura formulando illazioni sulla composizione sociale degli attivisti dell’ex asilo, loro che aderiscono ad un partito il cui capo è Berlusconi, massimo esponente della borghesia italiana.
Ma è nello stesso comunicato della “Giovine Italia” che è possibile leggere di “eventi culturali, dibattiti” svolti in quella sede: traspare indirettamente una proficua funzione ricreativa e culturale, più che mai necessaria nella difficile fase post-sisma. Allora sorprende (davvero?) che si si voglia stigmatizzare e porre in cattiva luce un percorso importante di riappropriazione di spazi sociali, culturali e di condivisione come quello dell’ex asilo, tacciandolo di estremismo e di disonestà.
Per tutte le ottime caratteristiche ricordate, noi invece dichiariamo il nostro pieno sostegno nei confronti di questa positiva esperienza e ci auguriamo che cresca su basi sempre più ampie e coinvolgenti.
Invitiamo i membri della Giovane Italia, piuttosto che ad abbandonarsi a sconsiderate esternazioni, a visitare e conoscere l’asilo occupato, così che possano rendersi conto personalmente del carattere cittadino e aggregante di questo spazio sociale”.
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