Agricoltura, scende numero imprese


Teramo – Nel primo trimestre 2011 il numero delle imprese agricole in Abruzzo e’ diminuito di 661 unita’: la tendenza ha interessato tutte le province tranne quella di Teramo (c’e’ stato un aumento di tre imprese: da 6.565 a 6.568). Lo rende noto la Coldiretti di Teramo. Nelle altre province: Chieti -345, L’Aquila -253 e Pescara -66. Secondo la Coldiretti teramana, ”per i prossimi mesi si intravedono nuove possibilita’ occupazionali grazie alla raccolta di frutta, verdura e per la vendemmia sfruttando anche la possibilita’ del sistema di pagamento con i voucher”.
Nonostante la crisi occupazionale, quindi, l’agricoltura non rappresenta per chi ha bisogno di lavoro un’occasione per svolgere qualche attività remunerativa. Vita duta, fatica, cose che ormai attirano quasi esclusivamente extracomunitari. Ma c’è anche da dire che raramente in agricoltura vengono garantite remunerazioni e garanzie adeguate. Si spera nella raccolta della frutta, si diceva, e qui si aprono una serie di misteri incomprensibili per i consumatori: pochissima frutta nazionale in vendita, mentre abbonda quella che giunge anche da molto lontano. Prezzi stellari, qualità davvero scadente per quasi tutta la frutta reperibile, e alcuni prodotti quasi del tutto scomparsi, come le ciliegie. Che spuntano qua e là in questi giorni nei mercati, e costano fino a 8 euro al chilo. Follìe di un commercio sempre meno trasparente per chi è chiamato a pagare, e per chi lavora nei campi. I primi spremuti dai prezzi, i secondi remunerati con prezzi di acquisto da fame.


21 Maggio 2011

Categoria : Economia
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