Imbrattate le edicole appena restaurate, Cialente mette una taglia


L’Aquila – IL PRIMO CITTADINO VERSA I PRIMI 1.000 EURO – I barbari di prima sono sopravvissuti, e intervengono subito per offendere la città e svilire ogni impegno per riportarla alla normalità. Anche grazie ad una totale assenza di vigilanza, specie nel centro storico. Stavolta forse, però, hanno davvero colmato la misura e la città reagisce, s’infuria, sembra decisa a farla pagare cara. Appena ieri la riconsegna alla citta’ delle nicchie laterali della scalinata di San Bernardino, fresche di restauro. Stamane la sconcertante scoperta: la loro imbrattatura ad opera di sconsiderati. ”Un gesto meschino di gratuito vandalismo, fatto da chi non ama questa citta”’, ha commentato Stefania Pezzopane, assessore al Comune, con rabbia e dolore. ”Imbrattare un monumento e’ gia’ un gesto incivile e grave – ha aggiunto – Addolora ancora di piu’ un gesto insano come questo, soprattutto se si pensa che il restauro delle nicchie era stato un momento corale, cui ha partecipato la citta’ intera, la gente, il popolo delle carriole, le associazioni, costruttori, restauratori…. Ieri abbiamo vissuto un grande momento di gioia collettiva. Restituire un simbolo della citta’ alla citta’ e’ stato un segnale di ripresa”. ”Chi ha imbrattato le nicchie – ha ammonito, infine, la Pezzopane – ha forse creduto di frenare i nostri entusiasmi. In realta’ ha solo dimostrato quanta vilta’ e incivilta’ ci possa essere dietro un simile gesto”. Per imbrattare è stato necessario sicuramente del tempo e del materiale, ma nessuno si è accorto di nulla: come ieri, anche oggi. la storia dell’inciviltà continua.

LA TAGLIA DEL SINDACO – ”So di compiere un atto politicamente non corretto, ma sono talmente indignato e offeso, come lo sono certamente tutte le aquilane e tutti gli aquilani, che ho deciso di promuovere una ‘taglia’ perche’ vengano scovati questi idioti e delinquenti. Una ricompensa (i primi 1.000 euro li metto io personalmente) a chi fornira’ alle forze dell’ordine e all’autorita’ giudiziaria degli elementi fondati, che portino all’identificazione e alla denuncia di chi si e’ reso protagonista di tale scempio. Persone che, con questo gesto vergognoso, hanno imbrattato anche la nostra anima, la nostra vita e la nostra identita”’. Ad annunciare questo atto di forza, il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, che proprio ieri aveva partecipato alla cerimonia di restituzione delle nicchie della scalinata di San Bernardino, appena restaurate, agli aquilani.
”Eravamo commossi – ricorda Cialente, riferendosi proprio a ventiquattrore fa – perche’ consapevoli del fatto che ogni pezzo dell’Aquila che viene recuperato e’ un gradino che saliamo verso il riscatto del nostro dolore, un modo per rendere un omaggio sempre piu’ significativo alla memoria dei nostri morti, un risultato che allevia i sacrifici che sosteniamo da quella maledetta notte”. ”Questo atto – conclude Cialente – suona come un’offesa alla citta’, al nostro dramma, al nostro dolore e come un vile attacco a questa nostra voglia di riscatto e di ricostruire. Chiedo con assoluto vigore alle forze dell’ordine – esorta – di fare tutto il possibile perche vengano assicurati alla giustizia i colpevoli, veri corpi estranei della nostra comunita”’. Cialente ha altresi’ anticipato che quando ( e se…) la vicenda approdera’ nelle aule giudiziarie, il Comune dell’Aquila si costituira’ parte civile.


21 Maggio 2011

Categoria : Cronaca
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