Macerie, si sono rimangiata l’ordinanza, ricostruzione impossibile e confusione
L’Aquila -MORONI: “UN PASTICCIO DOPO L’ALTRO” – “L’ordinanza 3940, che era stata pubblicata solo quest’oggi sul sito del commissario alla ricostruzione e che autorizzava le ditte private al trasporto delle macerie, è stata immediatamente abrogata. Un altro pasticcio del governo che allunga ulteriormente i tempi di rimozione delle macerie e crea ulteriore confusione”. È quanto rende noto l’assessore all’Ambiente Alfredo Moroni.
“L’ordinanza infatti – ha proseguito Moroni – ne ha riportato in vigore una precedente, la 3857, ma non ha superato i problemi determinati dalla ormai famigerata opcm 3923, del febbraio scorso, che obbliga tutte le ditte che lavorano nella ricostruzione a utilizzare, per il trasporto degli inerti, il personale dei Vigili del Fuoco, dell’Esercito e dell’Asm. Il nuovo provvedimento, dunque, non consentiva di fatto alle imprese di trasportare e conferire i materiali di risulta. Per questa ragione è stato necessario abrogarlo dopo meno di 48 ore dalla sua emanazione”.
“Ora – ha concluso Moroni – ci domandiamo se questa confusione sia frutto esclusivamente di scarsa lucidità oppure se rappresenti una strategia più o meno strisciante per alimentare problemi e ritardi. Alla luce di ciò è sempre più necessario che venga ripristinata la piena competenza degli enti locali sulle decisioni relative allo smaltimento delle macerie, così come è sempre più urgente che il commissario delegato alla ricostruzione si assuma la responsabilità di sbloccare le autorizzazioni per consentire l’utilizzo a pieno regime dell’impianto Teges e per mettere l’Asm nelle condizioni di operare su vasta scala”.
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