Riflessioni – 6 mln ed evadi da signore
L’Aquila – (di Giulio Petrilli, PD) – Dominique Strass Khan, ex Presidente del fondo monetario internazionale, pagando una cauzione complessiva di sei milioni di dollari, è uscito dopo quattro giorni dalla “tomba” : il carcere di Rikers Islands, in un’isolotto della costa newyorkese, chiamato anche il nuovo Alcatraz, perché chi entra lì rischia di rimanerci tutta la vita.
Arrestato sabato scorso con l’accusa di stupro , è stato scarcerato in attesa che la giustizia faccia il suo corso e stabilirà se è colpevole o innocente.
Il sistema penale americano, prevede la concessione della libertà provvisoria per cauzione, ma colpisce molto la cifra di sei milioni di euro e la libertà dal supercarcere di Rikers Islands.
Questi due aspetti mi hanno colpito molto e se da un lato la libertà non ha prezzo, perché secondo me anche un solo giorno di non carcere può valere sei milioni di dollari, è pur vero che a questo punto chi ha i soldi esce e chi non li ha rimane dentro e non mi pare né giusto, né corrispondente al criterio che la giustizia è uguale per tutti, perché scontare o meno la carcerazione preventiva dipende dalla possibilità o meno di pagare la cauzione.
Una giustizia così è oggettivamente discriminante e spero che da questo punto di vista si levino voci garantiste anche in America.
Secondo me, la carcerazione preventiva meno si attua e meglio è, è il giudizio definitivo che stabilisce o meno la colpevolezza, ma in ogni caso libertà o non libertà, nella fase antecedente al processo, non può essere sancita dal portafoglio.
Un’altra importante riflessione che mi viene comunque da fare e non in senso ironico è quella che è proprio vero che la libertà non ha prezzo, che per uscire da un carcere pagheresti tutto quello che hai, perché il carcere è un po’ come la guerra puoi da un momento a l’altro morire, anche psicologicamente.
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