Colline Teatine, no ai tagli al sociale
Chieti – “Ora siamo davvero in difficoltà”. Sono le parole con cui Antonio D’Aristotile, presidente dell’Unione dei Comuni delle Colline Teatine, commenta il taglio dei finanziamenti per la spesa sociale voluto dalla Regione Abruzzo.
In questi giorni, infatti, gli ambiti sociali regionali si apprestano ad approvare il Piano di Zona 2011/2013, che prevede per le annualità in questione una riduzione drastica delle risorse che si aggira attorno al 50%. La notizia ha destato molta preoccupazione da parte dei Comuni dell’Unione, che a partire da quest’anno dovranno necessariamente riorganizzare i servizi sociali e alla persona finora garantiti, col rischio di penalizzare le fasce più deboli della popolazione.
“Con gli stanziamenti previsti per il triennio 2011/2013 – spiega meglio D’Aristotile – i comuni, soprattutto i più piccoli, si vedranno costretti a tagliare la maggior parte dei servizi sociali, alcuni dei quali divenuti nel tempo essenziali. Un problema reso ancor più complesso dalle prescrizioni che ci vengono imposte dall’alto e che ci pongono in seria difficoltà”.
Il riferimento è all’obbligo di mantenimento, da parte dei Comuni, di una serie di standard come l’assistenza domiciliare e sociale, che dovranno essere garantite agli stessi livelli degli anni precedenti. “Per non parlare – aggiunge D’Aristotile – del ricovero di disabili e anziani o dei centri diurni e giovanili, che siamo tenuti ad assicurare. Insomma, prescrizioni che presuppongono impegni finanziari che diventano veramente incomprensibili in mancanza della previsione di risorse adeguate”.
L’Unione dei Comuni delle Colline Teatine si unisce, pertanto, all’accorato appello rivolto in questi giorni da molti rappresentanti istituzionali affinchè la Regione ripensi a una scelta che metterebbe a rischio la tutela sociale. “Per capire la gravità del problema – conclude D’Aristotile – basta pensare a cosa può significare negare anche un’ora di assistenza domiciliare a un anziano malato o un’ora di sostegno a un ragazzo diversamente abile”.
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