Giro a Teramo, trionfa Cavendish
Teramo – ( di Mirco Fonzi) – Alla vigilia era tra i favoriti per il successo di tappa e lui non ha deluso le aspettative. Mark Cavendish arriva primo sul traguardo di Teramo, conquistando la sua sesta vittoria in carriera al Giro D’Italia. Il Britannico della HTC-Highroad ha preceduto sul traguardo di Porta Reale il velocista spagnolo Ventoso e Alessandro Petacchi.
La frazione di 159 km che oggi da Termoli portava a Teramo ha fatto riassaporare agli abruzzesi il grande ciclismo, ed inoltre è stato un grande spot pubblicitario per la regione, poiché attraversava gran parte della costa abruzzese, da San Salvo fino a Giulianova, dove i corridori hanno svoltato verso l’interno per raggiungere il capoluogo teramano.
La corsa, partita intorno alle 13:30, ha visto il nascere di una fuga al chilometro zero, con Beppu, Cazaux e Krivstov che distanziano il plotone sin dalle prime battute di gara. I tre vanno di comune accordo e si danno cambi regolari, ma il gruppo non lascia loro molto spazio, considerato che la tappa odierna è la penultima occasione per i velocisti per far valere le proprie caratteristiche. I fuggitivi vengono così raggiunti a 11 chilometri dal termine dal gruppo, dal quale, a circa 3 chilometri dal traguardo, prova ad uscire David Millar, ripreso a mille metri dal termine.
La volata viene lanciata da Petacchi, che però parte troppo presto e viene scavalcato con una facilità disarmante da Cavendish, che negli ultimi 50 metri fa il vuoto dietro di sé. La classifica dopo questa tappa rimane invariata, con Alberto Contador saldamente al comando con 59 secondi di vantaggio su Sivstov e 1 minuto e 19’ su Le Mevel. Quarto e quinto sono gli italiani Nibali e Scarponi, che devono recuperare alla maglia rosa rispettivamente 1’21’’ e 1’28’’.
Molte le scritte per strada a favore di Di Luca che oggi correva sulle strade di casa, oltre che per Wouter Weylandt, il corridore tragicamente scomparso a causa di una caduta nella tappa di Rapallo. Da segnalare sul traguardo volante di Pescara la presenza di uno “scalmanato” che con la bicicletta ha invaso il percorso di gara cercando di tener testa ai corridori; certamente un brutto spettacolo quello visto nel capoluogo di provincia adriatico, soprattutto nell’ottica della sicurezza dei corridori, ancor più grave se si pensa che solo dieci giorni fa un ciclista moriva mentre svolgeva il suo lavoro.
Ed infine, proprio oggi in gruppo è scoppiata una polemica riguardante proprio il vincitore di tappa, accusato di essersi fatto aiutare dall’ammiraglia nella salita che domenica portava in cima all’Etna. Lui ovviamente nega tutto e, per tutta risposta, oggi ha piazzato un colpo da grande campione.
Non c'è ancora nessun commento.