Taxi aeroporto, Di Primio s’infuria


Chieti – Anche un uomo paziente e gentile come Di Primio (foto) può infuriarsi, se ne ha motivo: e pare che ne abbia. “Non ci puo’ essere una ‘legge della Marina e una della Collina’. La legge e’ una e gia’ consente l’accesso dei tassisti teatini all’interno dell’Aeroporto d’Abruzzo”. E’ quanto ha dichiarato sulla vicenda dei tassisti di Chieti nell’aeroporto d’Abruzzo il sindaco teatino. “Della questione inerente la Regolamentazione del Servizio Taxi all’ interno dell’Aeroporto d’Abruzzo – ha detto – l’Amministrazione comunale si e’ interessata fin dal suo insediamento, attivandosi con una proposta di Regolamento che disciplinasse l’accesso dei tassisti provenienti dai quattro Capoluoghi di provincia e dal Comune di San Giovanni Teatino. Ritengo si trattasse di una proposta equa che assegnava tre stalli ai tassisti di Chieti, 9 a quelli di Pescara e 1 rispettivamente agli operatori di L’Aquila, Teramo e San Giovanni Teatino. Tale proposta non e’ stata controfirmata dal Comune di Pescara ed e’, pertanto, rimbalzata all’attenzione della Regione. Finalmente, dopo un anno di attesa, si e’ costituita la Commissione regionale che dovra’ stilare il Regolamento con il quale viene disciplinato l’accesso dei tassisti nell’Aeroporto d’Abruzzo. E’, pero’, trascorso del tempo in evidente violazione della delibera che l’Enac, l’autorita’ aeroportuale, ha emesso in data 21 aprile 2010 e che autorizza al servizio i tassisti delle Citta’ capoluogo e di San Giovanni Teatino. Un anno di tempo per deliberare la formazione della Commissione e’ fin troppo per regolare lo svolgimento di un servizio che la legge gia’ assegna ai tassisti. Ora e’ indifferibile giungere al piu’ presto al Regolamento che stabilisca il numero di tassisti di ogni capoluogo che potranno stazionare in Aeroporto negli appositi stalli”. Di Primo chiede di accelerare il percorso di definizione del Regolamento al fine di tutelare i diritti di tutti i lavoratori. “Se dovesse passare il principio che ‘chi piu’ strilla piu’ ottiene’, il nostro atteggiamento, sinora di estrema disponibilita’, muterebbe radicalmente. Annuncio sin d’ora che ricorreremo anche alla Magistratura competente per chiedere che venga adottato il Regolamento in via sostitutiva. In gioco c’e’ un diritto gia’ scritto che va al piu’ presto applicato al fine di evitare il perdurare di discriminazioni e di angherie di cui i tassisti teatini continuano ad essere vittime”.


17 Maggio 2011

Categoria : Cronaca
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