“Fondi ferrovie limati e spartiti, uno scandalo”


L’Aquila – C’è chi sceglie di far restare la ferrovia dorsale appenninica Sulmona-L’Aquila-Rieti-Terni com’era negli anni Sessanta (e prima). L’immagine storica che vi mostriamo risale agli anni Sessanta, appunto: una littorina diesel di quelle in servizio fino a qualche anno fa, fotografata alla stazione di Antrodoco, appena dopo aver affrontati le micidiali curve, salite e discese di Rocca e Sella di Corno. Il terremoto era forse l’occasione per fare qualcosa di buono, ma i soldi vengono spartiti e furbescamente dirottati altrove. Giochini della politica, anzi del Governo e della Regione Abruzzo, grida il PD aquilano. Furberie imbastite in occasione del terremoto, che non porta solo lutti e danni, ma anche qualche benemerenza politica.
I 100 milioni di euro, che il decreto Abruzzo sul terremoto, oggi legge, destinava alla linea ferroviaria nei comuni del cratere, sono stati dirottati altrove. Serviranno a finanziare il potenziamento di altre tratte ferroviarie, che non hanno nulla a che fare con i comuni del cratere. La denuncia arriva dagli esponenti del Partito democratico, Stefania Pezzopane, responsabile nazionale PD per la ricostruzione, on. Giovanni Lolli, il segretario comunale Francesco Iritale e Pio Alleva, già assessore provinciale, nel corso di una conferenza stampa tenutasi stamani.
L’allarme è scattato dopo che il Sottosegretario Gianni Letta ha consegnato al sindaco dell’Aquila Cialente, una lista con gli interventi da finanziare in Abruzzo proprio con quei 100 milioni. Dalla nota si evince chiaramente che solo una minima parte di quei fondi, meno di un terzo, sarà destinata ai comuni colpiti dal terremoto, come invece previsto per legge.
“Un’assurdità, uno scandalo nazionale – dice Stefania Pezzopane – Stiamo valutando se ci sono i termini per un’azione penale per distrazione dei fondi. Si continua a giocare sulla tragedia aquilana, senza alcuna vergogna”.
Il primo intervento, a cui è destinato il finanziamento più corposo (50 milioni di euro), riguarda la velocizzazione della tratta Sulmona-Guidonia, “Una tratta interamente fuori dal ‘cratere’ sismico – ha proseguito la Pezzopane – Questo intervento, tra l’altro, era già previsto nell’accordo quadro firmato da Matteoli e da Chiodi, sottoscritto nel maggio 2009, sbandierato come un grande successo della Regione Abruzzo, per poi essere coperto con i fondi indirizzati al cratere”.
Gli altri interventi, sempre rivolti fuori dalle zone terremotate, riguardano la tratta Pescara-Sulmona, a cui sono destinati 5 milioni di euro, e il miglioramento strutturale delle stazioni nelle tratte Pescara – Sulmona e Sulmona-L’Aquila, finanziato con 20 milioni di euro, intervento quest’ultimo che “ci risulta – ha aggiunto l’assessore – essere stato coperto dalle assicurazioni”.
Solo un quarto intervento, di circa 25 milioni, relativo alla realizzazione di nuove fermate per la soppressione di passaggi a livello tra Sassa e San Demetrio, sulla linea Sulmona-Terni, rientra nel quadro generale degli interventi per il ‘cratere’.
“Secondo un progetto che avevamo presentato come Provincia, nella precedente amministrazione, quei 100 milioni di euro sarebbero potuti servire per un progetto molto concreto. Il potenziamento della tratta ferroviaria L’Aquila-Sulmona, come metropolitana leggera, concepita per collegare meglio il versante est e quello ovest della città”.
“Il presidente Chiodi – ha proseguito – qualche giorno fa ha inviato un comunicato stampa in cui afferma che Trenitalia è pronta a investire i 100 milioni. Ma questi non sono fondi di Trenitalia, ma soldi stanziati dal Parlamento per altre finalità. Noi chiediamo che queste risorse tornino al nostro territorio ”.
“Vogliamo sapere – ha concluso la Pezzopane – quali enti locali hanno sottoscritto questo programma di interventi. Se i nostri rappresentanti regionali che ogni giorno sottolineano le carenze del Comune ne sono a conoscenza. Se lo condividono, mi chiedo come non si vergognano”.
Il parlamentare Lolli ha annunciato che presenterà un’interrogazione parlamentare sulla questione.
“Verificheremo se ci sono stati abusi o illegalità. I soldi per il cratere devono servire per le zone terremotate. I progetti presentati da Letta sono indiscutibilmente importanti, ma non possono essere finanziati con i soldi del terremoto. Si finanzino con altri fondi. Anche perché se questi 100 milioni verranno sottratti all’area del cratere, è quasi certo che il progetto per la metropolitana non sarà più realizzato”.


17 Maggio 2011

Categoria : Cronaca
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