Assemblea Cittadina, “Quale assistenza alla popolazione?”
L’Aquila- L’assemblea cittadina torna a riunirsi il giorno 18 maggio, alle ore 18,00, in Piazza Duomo. L’assemblea sarà dedicata al tema “Quale assistenza alla popolazione?” e vedrà gli interventi del Sen. Lombardi, quale Presidente della Commissione di Garanzia; dell’Avv. Calderoni quale difensore Civico; dell’assessore Pelini e dell’Ordine degli Avvocati.
Pubblichiamo qui di seguito la nota inviataci:
“In data 13 aprile e 3 maggio 2011, la Commissione di Garanzia del Comune di L’Aquila ha tenuto due incontri con il coordinatore nazionale dell’Assistenza alla Popolazione avv. Roberto Petullà e con la responsabile della Struttura Gestione dell’Emergenza – Area Assistenza alla Popolazione – avv. Paola Giuliani, unitamente alla presenza degli assessori Stefania Pezzopane e Fabio Pelini.
Gli incontri, sollecitati dai consiglieri comunali Angelo Mancini e Enrico Perilli, hanno affrontato tutte le problematiche che stanno affliggendo i cittadini: dall’autonoma sistemazione, all’assegnazione del progetto C.A.S.E. e MAP, all’attesa di una sistemazione alloggiativa per i circa 800 terremotati ancora negli alberghi e nelle caserme.
Sono stati resi noti, da parte della SGE, anche i dati relativi agli alloggi del Progetto C.A.S.E. non assegnati, pari ad un numero di 131, di diversa pezzatura. Ci chiediamo perché la SGE, pur risultando liberi degli alloggi , mantiene ancora lontani centinaia di concittadini, con grande spreco di risorse pubbliche che vengono sottratte a quelle necessarie alla ricostruzione della nostra città.
Ad oggi, tutte le problematiche emerse nel corso di detti incontri non hanno trovato alcuna soluzione.
Al contrario, da parte della Struttura Gestione Emergenza vengono messi in atto comportamenti che intimoriscono i cittadini, costringendoli, spesso, ad aprire contenziosi con il Tribunale Amministrativo Regionale che, in molti casi, ha emesso sentenze di merito che hanno riconosciuto le ragioni del cittadino. In questi giorni, le sentenze del TAR favorevoli al cittadino sono state appellate dalla SGE al Consiglio di Stato: di fatto, si costringe il cittadino ad un ingente esborso economico, nella considerazione che tale tipo di contenzioso ha un costo molto elevato.
La Struttura Gestione Emergenza motiva prioritariamente, in vari ricorsi in appello, che, pur avendo il cittadino presentato, al momento del colloquio per la verifica requisiti, tutta la documentazione richiesta e pur avendo fatto presente le situazioni personali per sé e per i componenti il proprio nucleo familiare, che l’assegnazione dell’alloggio a suo tempo ritenuto spettante è frutto di un errore di valutazione della documentazione presentata, in quanto le 6 Commissioni chiamate a verificare i requisiti erano sottoposte ad un indicibile stress; quindi, la SGE invoca per sé, presso il Consiglio di Stato, il riconoscimento dell’errore che, ancorché commesso, è da ritenersi “scusabile”. Ben si comprende come questo errore abbia costretto il cittadino prima a ricorrere al TAR e, adesso, al Consiglio di Stato.
Riteniamo sia lecito chiedersi quanti sono gli “errori scusabili” nei quali è incorsa la “stressata, causa terremoto”, Struttura Gestione Emergenza nell’assegnazione degli alloggi, come è lecito chiedersi se è giusto che i cittadini debbano temere, ad ogni istante, che la loro vita già precaria e che faticosamente stanno cercando di ricostruire, con la creazione di un minimo di relazioni sociali e di riorganizzazione dei tempi delle loro giornate, venga messa di nuovo in discussione: se un figlio/a si iscrive, legittimamente, ad una Università che non sia quella di L’Aquila, immediatamente viene considerato fuori dal nucleo assegnatario, perché titolare di un posto letto in altra città ed avrà diritto soltanto al divano/letto, con conseguente cambio di alloggio per il “diminuito” nucleo assegnatario, di pezzatura più piccola, magari in un’altra area del progetto C.A.S.E.
Questi, e purtroppo altre interpretazioni restrittive e punitive delle norme in essere, incidono in maniera ormai insopportabile sullo stato fisico e psichico dei cittadini. “
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