Grandi rischi, Comune parte civile

L’Aquila – (Foto: l’udienza di oggi e alcuni momenti precedenti) – (di Mardin Nazad) – Ha preso il via questa mattina il processo alla Commissione grandi rischi, i cui componenti sono accusati di omicidio colposo plurimo per una decina di vittime del terremoto. Clima di grande partecipazione e interesse per il procedimento, che prende le mosse dall’ipotesi dell’accusa: la Commissione non diffuse avvertimenti sufficienti perchè la gente potesse avere la sensazione esatta del rischio sismico nel periodo precedente il 6 aprile 2009. Oltre le parti civili inserite nel capo di imputazione, è stata accolta la richiesta come associazioni solo del Comune, in quanto rappresentante degli interessi diffusi della collettività. Al contrario, sono state escluse le associazioni Codacons, Codice e 309 martiri, la quale pur trovando legittimazione, a detta del giudice, ad operare nell’interesse delle vittime, manca del requisito dell’ anteriorità della costituzione, cioè le associazioni devono, per trovare ingresso nel processo penale, essere costituite prima del fatto illecito. “E’ chiaro che nella nosta situazione- sostiene l’avv Fabio Alessandroni difensore dell’Associazione 309 Martiri- era impensabile costituire un’associazione prima del fatto e coltiveremo tutte le altre pretese risarcitorie nelle altre sedi giudiziarie. L’udienza preliminare verrà discussa dal p.m. che pretenderà di andare al processo come parti civili, noi di concerto sosterremo ulteriormente la richiesta di processo e le difese si opporranno; questo mercoledì o il prossimo al massimo, come limite invalicabile, il giudice deciderà. Durante il dibattimento il p.m. Picuti ha sostenuto di procedere in tempi rapidi di fronte alla richiesta del collegio della difesa di rinviare il processo in attesa che si definissero altre posizioni che sono ancora in fase di indagine preliminare, ma naturalmente ci siamo opposti anche noi come difensori di parti civili sostenendo che invece è necessario dar corso immediato all’udienza preliminare senza ulteriori dilazione. ”