“Grazie sindaco”, ma è successo in Giappone


L’Aquila – (di ppv) “Grazie sindaco”. Capita di sentire queste parole in alcune parti del mondo. E’ successo in Giappone, a Fudai, tra le macerie della costa nord-orientale del Giappone. Fudai, un piccolo villaggio appena bagnato dallo tsunami, è il paese che è sopravvissuto grazie ad un enorme muro, costruito per una follia del sindaco del paese ma che oggi è stato riconsiderato come la salvezza della comunità.
I 3.000 abitanti di Fudai devono la loro vita a un leader che ha visto la devastazione di uno tsunami in precedenza e ne ha fatto la priorità del suo mandato di quattro decenni per difendere la sua comunità dal successivo tsunami che poi è arrivato come sappiamo nel 2011.
Il muro di 15,5 metri fu costruito negli anni 70′ con una decina di anni e costò più di $ 30 milioni di dollari di oggi.
“E’ costato un sacco di soldi. Ma senza di esso, Fudai sarebbe scomparsa “, ha detto Satoshi, 55 anni, pescatore di alghe, la cui attività è stata rovinata, ma che è felice di avere la sua famiglia e la casa intatta. I paesi vicino Fudai contano, due mesi dopo il disastro, più di 25.000 morti e dispersi.
“Comunque la si guardi, l’efficacia della saracinesca è stato davvero impressionante”, ha detto l’attuale sindaco di Fudai, Hiroshi Fukawatari.
Il sindaco che ha salvato Fudai si chiamava Wamura Kotaku. “Quando ho visto i corpi che venivano sepolti in fosse comuni non sapevo cosa dire. Non avevo parole”. Queste sono alcune frasi scritte dal sindaco Wamura in un libro in cui raccontava lo tsunami del 1933″. Giurò che non sarebbe più successo. Ed infatti nel 1972, da sindaco fece erigere il muro di 15,5 metri a protezione del paese mettendosi contro tutto il consiglio comunale e facendosi accusare di sperpero senza motivo di denaro pubblico per un muro che secondo gli esperti poteva essere alto molto di meno ed essere ugualmente efficace.
Wamura ha lasciato l’incarico di sindaco tre anni dopo che la “saracinesca” fu completata. Morì nel 1997 all’età di 88 anni. Dai giorni successivi allo tsunami, i cittadini vanno continuamente in visita sulla sua tomba per rendere omaggio.
Alla fine del suo mandato Wamura, salutando i cittadini, disse: “Anche se si incontra opposizione, è necessari convincere e finire quello che si avvia. Alla fine, la gente capirà”.


14 Maggio 2011

Categoria : Cronaca
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