Cospa: “La sindachessa insiste…”
Ofena – Scrive Dino Rossi del Cospa: “Anche se siamo a due giorni dal rinnovo delle elezioni amministrative e nonostante la sindachessa si trovi a fine mandato, dato che non è più ricandidabile, insiste: ha inviato alla ditta Di Marzio una missiva, con la quale si diffida la ditta lasciare la coltivazione della cava e passare le consegne entro quindici giorni dal ricevimento della missiva
Che la nostra sindachessa, a nostro giudizio, non sapesse amministrare, ormai è una cosa più che acclarata, ma che a distanza di dieci anni dal suo mandato seguita fare sbagli, questo non ce lo saremmo mai aspettato. Intanto il bando di gara: perchè sia operativo si dovranno valutare tutti requisisti richiesti dal bando, inoltre la ditta aggiudicatirce deve versare la metà della somma dell’intero anno che ammonta a circa 350 mila euro, ed in seguito presentare il progetto prima al comune ed approvato in consiglio comunale ed in seguito alla regione Abruzzo.
Questo è un primo aspetto.
Il secondo, è che la ditta aggiudicatrice prima di iniziare l’attività estrattiva ha bisogno della concessione, la quale viene rilasciata dietro presentazione di un progetto, di cui non si conosce l’esistenza.
Visto che si tratta di una superficie di 34 ettari, il progetto diventa di competenza del Ministero dell’ambiente e in seguito approvato dal consiglio comunale.
Immaginate gli iter burocratici che si dovranno affrontare prima che la ditta aggiudicataria abbia la concessione per la coltivazione della cava. In questo modo la cava rimarrà ferma per molto tempo, tanto da compromettere i posti dei lavoro degli ofenesi e di sicuro si addiverrà ad un dissesto finanziario del comune, dovuto alla mancanza di introiti. Non si capisce nemmeno il silenzio assordante dei consiglieri e della giunta che rimane impassibile senza battere ciglio di fronte ad una catastrofe del genere”.
Non c'è ancora nessun commento.