Chiodi non riceve, del papa e della Ienca cosa gli importa?
L’Aquila – “Sono costretto a rivolgermi al commissario alla Ricostruzione e Presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi attraverso una lettera aperta – scrive il consigliere comunale aquilano Pasquale Corriere – dal momento che è da gennaio che cerco invano di contattarlo tramite la sua segreteria, senza tuttavia ottenere risposta e senza riuscire ad avere un appuntamento.
La ragione per la quale ho necessità e urgenza di parlare con il presidente è legata a importanti e inderogabili problematiche connesse al santuario della Jenca dedicato al Beato Giovanni Paolo II. Vi sono, infatti, questioni rilevanti per le quali è indispensabile un’iniziativa e un pronunciamento da parte di Chiodi che, tuttavia, sembra non avere alcun interesse nei confronti di una questione che riveste un ruolo di primo piano nelle opportunità di sviluppo e di promozione del territorio aquilano, duramente provato dal sisma.
Mi auguro che, almeno in questa forma, il presidente e commissario alla Ricostruzione prenda in considerazione il problema e voglia finalmente concedere alla questione l’attenzione e il rispetto che merita.
(Ndr) – Forse il presidente Chiodi non legge i giornali o non glieli leggono. Deve dipendere dai suoi enormi impegni per la ricostruzione, la sanità e tutte le altre mille mansioni che svolge. Comunque non sa, è evidente, che Pasquale Corriere è la persona che alla montagna abruzzese ha portato più benefici di tutto l’oneroso apparato turistico regionale e di quello aquilano (ammesso che ne esista uno, non se ne ha traccia) : al Gran Sasso, alla chiesina di San Pietro divenuta famosa per le visite papali, e oggi santuario presumibilmente imnminente meta di migliaia di pellegrini. Tutto questo Chiodi non sa, altrimenti cinque minuti per Corriere li avrebbe trrovati, se non altro per educazione verso un modesto politico che da decenni fa solo il suo dovere senza arricchire, senza prebende, incarichi, consulenze, privilegi, stipendioni, auto blu, gettoni, rimborsi. Senza tutto ciò che invece tocca ai politici regionali, i quali, almeno per la montagna aquilana, hanno fatto zero più zero diviso zero e moltiplicato anche per zero. Ma trovano sempre udienza da Chiodi.
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