VVF: angeli sì, malpagati e pochi- Loro salvano le persone, ma il Governo non li salva…

berlusconi-apr-09 L’Aquila – Definizione ormai adottata da tutti: angeli. Sono i Vigili del fuoco, gente ruvida, leale, onesta, brava, soprattutto sempre presente ovunque. Loro salvano la gente, strappano corpi sofferenti alla morte, rischiano la pelle, mentre il Governo non salva loro, ferendoli persino con false promesse e bugie. Atteggiamenti di cui è capace, purtroppo, soltanto la politica di questo paese distorto, anomalo, generoso ma incostante. Fosse per la gente, per i cittadini, i Vigili del fuoco verrebbero collocati su un piedistallo e venerati, sempre o quasi sempre, anche quando – non per colpa loro – sbagliano o una volta su mille arrivano tardi. Oggi alla Fontana Luminosa, a L’Aquila, là dove comincia il coprifuoco permanente delle transenne e dei blocchi stradali verso la “zona rossa” devastata, i Vigili nanno manifestato contro il Governo che nega assunzioni di precari, qualche soldo di aumento, risorse per mezzi e attrezzature. Dove mai s’è visto che un paese sismico al 90%, soggetto ad alluvioni e dissesti idrigeologici (colpa dell’uomo, dunque della politica e degli amministratori), circondato dal mare, lèsina sui Vigili del fuoco? In nessun posto al mondo: si vede in Italia, e anche durante una tragedia come quella aquilana in cui i Vigili profondono ogni giorno la loro bravura e abnegazione. Dicono: protestiamo, manifestiamo, ma sempre fuori servizio o addirittura in ferie. Noi al dovere non ci sottraiamo mai, ci siamo ugualmente sempre. Ogni italiano sa che è vero, meno i circa 900 italiani (molto ben pagati) che siedono nelle aule del Parlamento o sui banchi del Governo. Oggi Berlusconi era per la sedicesima volta a L’Aquila. Chi sa se glielo hanno detto, che c’era la manifestazione dei VVFF.
(Nella foto: Berlusconi con il casco dei Vigili del fuoco. Più fatti, meno pantomime)