“Salvaguardare ospedale Castel di Sangro”
Roccaraso -“Bisogna assolutamente scongiurare la chiusura del presidio ospedaliero di Castel Di Sangro”: è l’appello che lancia Alessandro Amicone, presidente del Circolo Nuova Italia, “dal momento che si trova in un’area montana di rilevante importanza dove le altitudini variano considerevolmente: alla chiusura del nosocomio si aggiungerebbero i non pochi disagi nei collegamenti viari, soprattutto nel periodo invernale.”
“L’ospedale più vicino,” ha spiegato Amicone, “sebbene anche lì ci siano problemi di utenza, è quello di Sulmona, che dista da Castel di Sangro ben 50 chilometri, mentre dagli altri Paesi che usufruiscono sempre dei servizi dell’ospedale di Castel di Sangro, come Pescasseroli o Villetta Barrea, dista ben 90 chilometri.”
Raggiungere di inverno l’ospedale quando la distanza è tale diventa davvero un’esperienza odissiaca che, in condizioni di bisogno, eleva esponenzialmente il rischio per la salute dei cittadini dell’intero comprensorio. “Bisogna poi tenere conto che il territorio in questione”, sottolinea Amicone “comprende due parchi nazionali, il Parco d’Abruzzo e quello della Maiella; impianti sciistici per il turismo, circa 250 strutture ricettive tra alberghi, pensioni, campeggi e oltre un migliaio di seconde case: la zona nel periodo estivo e invernale riesce a raggiungere 100.000 presenze. Si tratta quindi di un problema molto serio che coinvolge un numero elevatissimo di persone.”
“Bisogna fare in modo che le istituzioni e chi di dovere”, ha detto infine Amicone, “prendano realmente in considerazione la situazione in cui versa l’Ospedale di Castel Di Sangro, e lo chiedo facendo appello anche alle norme per l’istituzione e la disciplina di distretti socio-sanitari montani e di presidi ospedalieri montani della Regione Abruzzo.”
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