Niente ricostruzione senza demolire
L’Aquila – La ricostruzione leggera (degli edifici con pochi danni, cioè) è praticamente finita o a buon punto. Le puntellature sono finite, La ricostruzione pesante, cioè quella di edifici pubblici e privati classificati E, è al palo. Non se ne parla per adesso. Principalmente perchè, ad esempio, in alcune zone si dovranno demolire edifici o quanto ne rimane, e non si saprebbe dove portare le macerie. Lo ha detto oggi in un’intervista ad Ennio Bellucci del Tg3Abruzzo il sindaco Massimo Cialente. Ci sono ovviamente molti altri motivi, dice il sindaco, per i quali non ci si muove e di questo passo si arriverà , chi sa, forse anche agli anni trenta del 2000. Tali motivi non sono a L’Aquila e non sono imputabili al Comune. “Fui nominato vice commissario alla ricostruzione – ha detto il sindaco – e mi dimisi. Mi sono dimesso anche da sindaco, per richiamare l’attenzione. Io parlo, chi sa faccia come me: parli”. L’esternazione del primo cittadino è stata diffusa ad arte, in vista della riunione sulla ricostruzione che avrà luogo nei prossimi giorni, presente il sottosegretario Letta. Il quale a sua volta, nell’ultimo incontro, ha strigliato tutti ed ha chiesto che ognuno faccia ciò che deve fare. I soldi ci sono, nel senso che il governo li ha stanziati, ma evidentemente sono fermi da qualche parte e non si muove nulla. Chi non vuole la ricostruzione pesante? Sarà questo il tormentone dei prossimi mesi. Mentre trascorreranno il mese 27, il mese 28, il mese 29 e così via. E poi l’anno 2011, naturalmente tutti a far data dall’aprile del 2009.
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