Donne dall’Italia a L’Aquila
L’Aquila – Centinaia, di tutte le età , tutte con il caschetto in testa e molte commosse fino alle lacrime. Sono le donne che oggi, richiamate da un’iniziativa dell’avv. Simona Giannangeli (foto) e dal suo comitato “Terre mutate”, sono giunte a L’Aquila per visitare il centro storico e guardare quella che ormai tutti conoscono come zona rossa. La parte di centro in cui ancora non si può nè camminare, nè tanto meno tornare ad abitare. Le donne, dicew la Giannangeli, chiedono una città per loro, una città in cui tornare a vivere ed essere donne. Forte l’incredulità di molte ospiti, giunte da luoghi lontani, che come tanti italiani non crdevano, non immaginavano come sia ridotta dopo 25 mesi dal sisma dell’aprile 2009 il centro dell’Aquila. E infatti la frase che più si è sentita ripetere è: “Tutta Italia venga qui a vedere, a capire, a rendersi conto”. Peccato che solo pochi italiani lo abbiano fatto e che tanti italiani credono ad una ricostruzione ancora invisibile. I luoghi di riunione delle donne sono stati chiamati “stanze”, come se fossero ambienti di case in cui rivivere – almeno per poche ore – una vita normale di dibattito, confronto, idee, suggerimenti, rapporto umano.
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