Terremoto di Roma, Gabrielli e Giuliani
L’Aquila – PRAGMATICO IL CAPO PC, GIULIANI PARLA DI BUFALA MA CREDE A BENDANDI – (Nelle foto sopra Bendandi, sotto Giuliani) – L’11 maggio, il giorno indicato dalle dicerie che circolano da settimane, inutilmente smentite dagli scienziati, nel quale dovrebbe esserci un terremoto a Roma, era un’occasione troppo ghiotta per “sparare” a Franco Gabrielli, capo della protezione civile, domande (anche un po’ ingenue) . Gabrielli, oggi a L’Aquila per l’inaugurazione dell’auditorium giapponese, è stato puntualmente bersagliato dai cronisti. Ed ha reagito a modo suo. “Continuo a sostenere che non ci si deve innamorare ne’ delle cabale ne’ delle congiunture astrali. Si deve vedere se le case sono in grado di sopportare i terremoti che potrebbero verificarsi nel territorio in cui si vive”. Così ha detto Gabrielli, cavandosela egreggiamente. Domande opportune, come il cacio sui maccheroni, vista l’occasione, ma ingenue perchè se davvero la Protezione civile avesse in mente qualcosa per il giorno 11 maggio, difficilmente lo direbbe ai giornalisti aquilani…
GIULIANI – C’è invece chi accetta di parlare dell’argomento. La profezia del sisma su Roma l’11 maggio 2011 e’ senz’altro una bufala. A metterla in giro non fu lo studioso Raffaele Bendandi ma chi trovo’ il modo di speculare sopra una falsa notizia. Infatti nei carteggi dell’astronomo-sismologo non accademico di Faenza deceduto nel 1979 non si parla mai di Roma. Parola di Giampaolo Giuliani, il ricercatore di sismologia aquilano, autore di diversi libri sui terremoti, studioso di gas radon e convinto che dal radon si possa prevedere il terremoto. “Da mesi lavoro sui carteggi del Bendandi relativi agli anni 2010, 2011 e 2012″ ha raccontato Giuliani all’Agi, “e la Capitale non e’ mai citata. Neanche la data dell’11 maggio corrisponde. Semmai i calcoli dello studioso parlano di un evento sismico di dimensioni ‘catastrofiche’ atteso il prossimo 10 giugno. Ma il luogo resta imprecisato. O meglio, le carte parlano di ‘latitudine 32 gradi + 4′, dunque all’altezza del Mediterraneo meridionale, ma e’ impossibile risalire alla longitudine perche’ sono andati persi i carteggi che riguardano questo calcolo”. Per Giuliani l’efficacia del ‘metodo Bendandi’ e’ comunque fuori discussione: “Dal novembre 2010 su sette eventi previsti ne ha azzeccati cinque. Tra questi il sisma del novembre 2010 in Indonesia e quello piu’ recente che ha sconvolto il Giappone, classificato come ‘catastrofico’. Il suo calcolo vettoriale aveva previsto l’epicentro del sisma nell’Oceano Pacifico a 500 chilometri dalla costa giapponese, mentre sappiamo che e’ avvenuto a meno di 150. Un errore che considererei marginale”. Le teorie del sismologo-astronomo che basava i suoi calcoli sull’attrazione gravitazionale della Luna e di quattro pianeti,convincono Giuliani fino in fondo: “Sto rielaborando le sue teorie e ho trovato moltissime correlazioni tra allineamenti planetari e gas radon”. I suo rammarico e’ che parte dei documenti dello studioso sono andati distrutti: “Probabilmente fu lui stesso a bruciarli per la rabbia nei confronti di chi non gli aveva mai creduto”, ha concluso Giuliani “certo e’ mancano tasselli importanti per ricostruire le sue teorie”.
Non c'è ancora nessun commento.