Srour: “Per i circensi sono ottimista”
L’Aquila – IN TANTI SI STANNO OCCUPANDO DI LORO – Mimmo Srour, foto, il segretario regionale UDEUR, aquilano di origine siriana, è ottimista sulla sorte dei 70 circensi abruzzesi di Rocca San Giovanni che con i loro animali dell’Embellriva sono fermi in Siria da qualche tempo. Per telefono ci racconta com’è andata negli ultimi giorni.
Ingegner Srour, ha preso contatto con qualcuno in Siria?
—”Letta la vicenda sui giornali, ho chiamato amici e conoscenti a Tartus, città di cui sono originario. Ho contattato anche il governatore locale. Credo che la vicenda possa risolversi bene per il circo abruzzese. Dopo un paio d’ore dalla mia telefonata, sono stato richiamato e rassicurato da chi ha preso contatto con gli italiani”.
Di cosa hanno bisogno per rientrare in Italia?
—”Sostanzialmente di soldi. Non ci sono problemi con le autorità siriane, si tratta solo di trovare i mezzi per farli rientrare, e in tanti mi hanno garantito che si stanno mobilitando. Del resto, i Bellucci stessi mi hanno detto per telefono di non essere stati maltrattati dalla gente siriana, anzi spesso aiutati”.
Allora da cosa nascono i problemi segnalati?
—”Da un inganno nei confronti del circo, ordito da un egiziano che li ha truffati. Non da problemi con le autorità . Credo che riusciranno a imbarcarsi per l’Italia e seguirò la vicenda tramite i miei amici”.
E’ vero che qualcuno li ha minacciati a mano armata?
—”Non è esatto ciò che è stato riferito da un’agenzia. Durante un lungo viaggio di 800 km dall’interno della Siria verso Tartus, una notte alcuni circensi che erano scesi dai mezzi, sono stati avvicinati da due o tre persone con in testa e sul viso un copricapo arabo, che avevano forse solo perchè faceva freddo. Costoro hanno chiesto ai circensi se erano americani o inglesi. Saputo che erano italiani, se ne sono andati senza fare del male a nessuno. Ripeto, seguirò la vicenda e farò conoscere il suo esito”.
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