Abruzzesi d’Argentina sempre generosi
Buenos Aires (Argentina) – Federico Mandl – FEDERACION DE INSTITUCIONES ABRUZZESAS EN LA ARGENTINA (FEDAMO) scrive: “Lo scorso 30 aprile la FEDAMO, presieduta dall’avv. Alicia Carosella, ha concretizzato il progetto che prevedeva l’invio alla città di Quitilpi, nella Provincia del Chaco, nel nord del Paese, di un camion carico di alimenti, vestiti, giocattoli, sussidi didattici e altri oggetti utili destinati ai bambini meno fortunati di quella regione, così portando a termine una campagna di solidarietà promossa alcuni mesi fa in concomitanza con la celebrazione a Buenos Aires del meeting del CRAM, nel novembre dello scorso anno, ricorrendo il 40° anniversario di fondazione della Federazione. E’ solo grazie al contributo delle associazioni abruzzesi facenti parte della FEDAMO (Federazione delle Istituzioni Abruzzesi d’Argentina) che si è riusciti a realizzare questa iniziativa umanitaria; infatti dopo 7 mesi di raccolta, le donazioni sono arrivate a destinazione. Si sottolinea che la campagna di aiuti è stato realizzato senza l’appoggio di nessun partito politico, ma solo con la volontà di portare aiuto e solidarietà a questa zona povera della Repubblica Argentina, soprattutto con l’impegno della consulta giovanile della Federazione. Il Chaco, il cui nome nella lingua delle antiche popolazioni quechua significa territorio di caccia, è una delle principali regioni geografiche del sud America, che si estende su diversi paesi – Argentina, Bolivia, Brasile e Paraguay – tra i fiumi Paranà e Paraguay e l’altopiano della Cordigliera andina. E’ un territorio moderatamente umido e in alcune zone quasi arido, non sempre adatto alla vita e agli insediamenti urbani. La parte meridionale del Chaco è sul territorio argentino, è discretamente piovosa e coperta di foreste, ma le popolazioni native vivono ancora in condizioni di sottosviluppo e povertà . Le donazioni raccolte nel corso della campagna di solidarietà sono state consegnate da 8 giovani, che hanno rappresentato l’Abruzzo e la FEDAMO”.
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