Comune: alt a lavori Enel (SME)
Roccaraso – UNA VICENDA CONTROVERSA DA CHIARIRE – (Nella foto la cittadina turistica) – Il comune ha deciso di chiedere alla societa’ Eden Real Estate di Napoli, titolare del permesso a costruire, la sospensione temporanea dei lavori di ristrutturazione dell’ex soggiorno montano Enel (Sme). “Il provvedimento – spiega il sindaco Armando Cipriani – e’ scaturito dalla necessita’ da parte dell’amministrazione comunale di fare definitiva chiarezza su una vicenda che presenta alcuni aspetti controversi e che potrebbero inficiare la regolarita’ del rilascio del permesso e favorire ricorsi contro l’operato del Comune”. A breve e’ previsto un incontro un incontro con i tecnici della societa’ Real Estate per un esame approfondito della pratica edilizia. “Si tratta di un buon intervento dell’amministrazione per evitare eventuali speculazioni e abusi edilizi – ha detto il sindaco – e per questo abbiamo invitato la ditta esecutrice dei lavori a produrre altra documentazione al fine di dissipare ogni dubbio che ha reso possibile il successivo rilascio da parte del comune di Roccaraso del permesso a costruire. Se tutto cio’ non dovesse avvenire si procedera’ alla revoca del permesso”. La societa’ Eden Real Estate dovra’ comunicare subito al responsabile dell’Area tecnica comunale la sospensione temporanea del lavoro, altrimenti domani stesso sara’ emessa un’ordinanza di sospensione lavori. Il permesso ha autorizzato la realizzazione di numerosi appartamenti nell’edificio ex Sme da parte della Eden Real Estate Srl con sede a Napoli, proprietaria dell’immobile con rogito notarile stipulato nell’agosto 2008, costituito da particelle raggruppate in un unico identificativo catastale al foglio 11 del comune di Roccaraso, per un totale di quasi 20mila metri cubi edificati. Stando a quanto rilevato dal consigliere comunale Luigi Altamura, argomento rappresentato in consiglio comunale, non era possibile la variazione della destinazione d’uso (da struttura turistica a appartamenti) in base al vigente piano regolatore, ma si sarebbe dovuto procedere con nuovo atto per l’adozione di un Piano integrato.
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