Microzonazione? Ora sappiamo cosa abbiamo sotto i piedi


L’Aquila – Ieri, come si è riferito, l’assessore alla Protezione civile regionale Gianfranco Giuliante ha presentato lo studio di microzonazione sismica del territorio aquilano e dell’intero cratere. E’ frutto del lavoro di 150 esperti, sismologi, geologi, specialisti dell’edilizia sismica e del recupero di edifici danneggiati. L’Abruzzo non aveva niente del genere, L’Aquila – distrutta dal terremoto almeno tre volte nella sua storia – nemmeno a pensarci. Come non ha tuttora un vero piano di protezione civile, di evacuazione, di raccolta della popolazione in zone attrezzate in caso di necessità. Non esistono tali aree, due mesi fa grazie al nostro sito il problema emerse con prepotenza, le risposte del comune furono farfugliate, imbarazzate, in pratica uguali a zero. Successivamente la politica ha prevalso totalmente: l’assessore alla protezione civile è stato sfiduciato dal sindaco e poi in 48 rimesso al suo posto. La sfiducia era meramente politica, nessun riferimento alle paurose carenze del settore.
Oggi con la microazonazione del territorio sappiamo cosa c’è sotto i nostri piedi, quasi metro per metro, e sappiamo perchè una casa crolla e quella vicina, magari della medesima epoca e del medesimo progettista, riporta solo pochi danni. Il terreno può essere roccioso, argilloso, o di petrisco, e può accelerare fortemente le onde sismiche in una certa area, rendendola micidiale. Fu detto e scritto oltre vent’anni fa da alcuni scienziati, del tutto ignorati, in uno studio insabbiato fino a ieri. Inutili i titoloni dei giornali: L’Aquila scelse di chiudere gli occhi e poi arrivò il 6 aprile 2009. Oggi agli studi di quegli scienziati, si aggiunge la microzonazione, che averebbe dovuto esistere da sempre. Non potrà essere ignorata anch’essa, anche perchè costruzione e ricostruzione non sono cominciate. Sarà estesa a tutto il territorio abruzzese, non sappiamo quando. Prenderemo coscienza della realtà o lasceremo affaristi e politici intenti a occuparsi solo dei loro interessi, ancora una volta?


04 Maggio 2011

Categoria : Cronaca
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