Delitto Rea, indagini indirizzate


Civitella del Tronto – Nel caso dell’omicidio di Carmela Rea, “sarebbero molto utili a ricostruire la verita’ dei fatti, le immagini e le riprese effettuate sulla zona in questione dai satelliti, che regolarmente monitorano le aree militari”. Lo sostengono fonti legali. Il cadavere di Melania e’ stato trovato mercoledi’ 20 aprile al Chiosco della Pineta, vicino al bosco della Casermette, nel territorio di Civitella del Tronto, dove esiste un poligono di tiro per l’addestramento dei militari. Qui spesso si recava anche il marito della vittima, Salvatore Parolisi, caporale istruttore dell’Esercito al Rav Piceno di Ascoli. Una richiesta di verifica delle immagini satellitari esistenti sulla zona, fu fatta al ministero della Difesa nel settembre scorso, anche dalla associazione Penelope (familiari delle persone scomparse) e dalla mamma di Sarah Scazzi, la 15enne uccisa ad Avetrana, in provincia di Taranto.
Le indagini, secondo quanto emerge nelle ultime ore, sarebbero precisamente indirizzate dopo le testimonianze raccolte ieri. Da chiarire sempre la posizione del marito della donna e dei suoi rapporti con alcune soldatesse del reparto che egli stesso addestra ad Ascoli. Le relazioni dell’uomo sarebbero state più di una. Inquirenti interessati partticolarmente ad una donna, oggi residente a Lecce.
Alcuni testimoni nel caso dell’omicidio di Carmela Rea, detta Melania, hanno riferito ieri ai carabinieri di Ascoli Piceno di non essere certi che sul Pianoro di Colle San Marco la donna fosse presente nel pomeriggio di lunedi’ 18 aprile. La loro audizione da parte degli inquirenti, investigatori e pm di Ascoli e Teramo, oltre alle incertezze del titolare del chiosco-bar piu’ vicino all’area giochi in cui si presumeva fino ad oggi che Melania stesse giocando con la piccola figlia di 18 mesi, prima di allontanarsi per sempre, sembra smentire almeno in parte la versione dei fatti raccontata dal marito della vittima, quel Salvatore Parolisi, caporalmaggiore dell’Esercito di stanza ad Ascoli, che aveva per primo dato l’allarme per la scomparsa della moglie. Moglie che verra’ ritrovata 2 giorni dopo a Ripe di Civitella, sempre sulla Montagna dei Fiori, ma a 1.200 metri di quota e circa 10 chilometri di distanza da Colle San Marco, orrobilmente massacrata con un coltello forse di piccolo taglio. Da notare che tra i testimoni ascoltati ieri dai carabinieri ci sono anche un gruppo di studenti di una terza classe dell’Istituto tecnico per geometri di Ascoli, oltre ad alcune soldatesse del 235esimo Reggimento Piceno, dove Parolisi lavora come istruttore delle giovani reclute.


03 Maggio 2011

Categoria : Cronaca
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