Delitto Rea: dai testi pista femminile?
Civitella del Tronto – Niente pausa nelle indagini sul delitto Rea, tra Ripe di Civitella e Ascoli Piceno, neppure oggi 1 maggio. Sono stati ascoltati altri testimoni. Il mistero del delitto con 35 coltellate sul corpo di Carmela Melania Rea, 29 anni, madre di Vittoria e moglie di Salvatore Parolisi, è ancora fitto ma vanno precisandosi le circostanze e i dettagli nell’ambiente del crimine, nei luoghi in cui è avvenuto. La novità più importante è un’ipotesi di pista femminile: una donna sarebbe stata vista. Le coltellate sono superficiali, si è sempre detto, quindi non vibrate con forza. Un incontro nel bosco, una lite finita male? Resta in piedi quindi la pista passionale, ma non è esclusa, benchè più labile, la pista del killer feroce quanto casuale. Sono attesi i risultati completi delle analisi del RIS Carabinieri (reparto investigazioni scientifiche). Pare certo che le tracce sul laccio emostatico e sull’esterno della siringa che fu conficcata nel corpo della donna non appartengono a lei o a suo marito. Forse oggetti trovati per caso sul posto e usati per tentare di depistare le indagini? O terze persone ancora nel buio, ma coinvolte? Gli investigatori avrebbero delle idee, ma certo non le dicono ai giornalisti. E si va avanti nelle indagini, anche il 1 maggio, il che fa capire che c’è urgenza di arrivare ad una conclusione. Quanto lontana i malcapitati cronisti non possono saperlo.
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