Papa beato, fiaccolata al santuario della Ienca
L’Aquila – Dal San Pietro piccolo al San Pietro grande. Ieri sera a San Pietro della Ienca, sul Gran Sasso, suggestiva fiaccolata. nonostante il freddo intenso, verso l’ormai santuario dedicato a Giovanni Paolo II. Hanno partecipato centinaia di fedeli, in uno scenario commovente per chi sa che lassù sostava spesso – anche in quasi totale solitudine papa Wojtyla, che aveva scelto da più di vent’anni le montagne abruzzesi (Vallelonga, Ovindoli, Campo Felice ma soprattutto il Gran Sasso) per le sue passeggiate e meditazioni. Il luogo, oggi valorizzato grazie all’impegno di Pasquale Corriere, con qualche luce e qualche spazio per trattenersi, è bellissimo proprio perchè la chiesina di pietra è piccola e modesta. Mons. D’Ercole ha celebrato con un sacerdote polacco una messa nella lingua natale di Giovanni Paolo II, al quale è stata dedicata anche una cima del Gran Sasso. Così L’Aquila ha reso omaggio al suo amico papa, oggi beato, per chi lo ha amato e stimato (fedele o no) personaggio speciale da sempre. Beatitudine e santità arrivano oggi con l’imprumatur ufficiale della chiesa. Ma la gente sapeva da sempre che quell’uomo era unico e grande, come uomo appunto, prima che come papa. E chi crede, “sentiva” che la parola di Cristo era la sua voce per le orecchie del mondo. Sul Gran Sasso Wojtyla saliva un po’ più vicino al Padre che ha raggiunto. Tanti giurano che ieri sera era lassù, prima di affacciarsi sulla folla oceanica in San Pietro a Roma. E chi potrebbe essere sicuro del contrario?
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