SEL: precari, generazione senza confini
L’Aquila – Scrive SEL, Sinistra ecologia e libertà: “Il 9 aprile la generazione dei precari, generazione oramai senza confini né anagrafici, né di studio, né di tipologia contrattuale, si è presa la scena portando in piazza una condizione di precarietà che non solo è umiliante e restrittiva di diversi diritti e libertà ma che soprattutto limita le possibilità di costruzione di futuro, di emancipazione familiare e di ingresso nell’età adulta.
Le richieste portate avanti il 9 Aprile erano molto semplici: un lavoro stabile a cui far corrispondere un contratto stabile; garanzie a tutti i lavoratori (anche discontinui) degli stessi diritti, compresa la certezza della retribuzione; garanzia alla continuità di reddito per chi ha perso il lavoro, chi lo cerca, chi non lo trova; garanzia alle nuove generazioni di piena autonomia, accesso alla casa, alla cultura, al sapere.
Per questi motivi all’interno dello sciopero generale che si terrà il 6 Maggio, Sinistra Ecologia Libertà dell’Aquila intende porre una particolare attenzione alle richieste dei nuovi invisibili, che poi vediamo e sentiamo quotidianamente, affinché questa giornata di mobilitazione e di lotta diventi anche un giusto sostegno alle richieste di estensione di diritti fondamentale, quali la malattia, il diritto di voto per la rappresentanza sindacale e lo stesso diritto di sciopero che molti precari non hanno mai conosciuto.
Che il 6 maggio sia una giornata di grande solidarietà tra i lavoratori, che si riaffermi che un diritto al lavoro giusto e dignitoso per tutti è la stella polare di ogni azione politica! La provincia aquilana purtroppo è un massimo esempio di come la “cultura della precarietà” abbia messo sempre più radici, con un proliferare di aziende che di continuo chiedono questa condizione lavorativa influenzando così anche gruppi che, per dimensioni e standard produttivi, potrebbero al contrario investire maggiormente sulla qualità del lavoro.
Per il 6 Maggio SEL – L’Aquila aderisce quindi alla campagna “Precari/e in sciopero!” e si associa all’invito dei promotori affinché tutti i precari sfidino collettivamente il ricatto, rendendolo pubblico, raccontando la propria esperienza e condividendo una battaglia comune per l’affermazione dei diritti”.
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