Letta: “Ora bisogna agire”
L’Aquila – LA STRIGLIATA DEL SOTTOSEGRETARIO, CHIODI GLI DA’ RAGIONE – I SOLDI CI SONO, MA NON SI MUOVE UGUALMENTE NULLA – DI STEFANO SUI SOTTOSERVIZI – Come avevamo preannunciato ieri, vertice sulla ricostruzione questa mattina, presente il sottosegretario Gianni Letta. In sintesi, si è fatto il punto sulla situazione, che è esattamente uguale a quella precedente: niente di concreto nè per ricostruire, nè per le macerie. Il sottosegretario ha strigliato tutti, con tono perentorio e un linguaggio insolito per il suo modo di operare: secco, preciso, senza giri di parole, con ferme esortazioni a fare subito le cose necessarie. Evidentemente Letta, visto che le risorse ci sono e sono anche ingenti, non intende tollerare ancora esitazioni, contrapposizioni, divergenze di opinioni, ostacoli, rinvii e ritardi. Esattamente quello che c’è stato fino ad oggi. Letta non intende accettare che si perda altro tempo per stabilire chi deve fare, cosa, come e dove. “Ognuno faccia il proprio dovere” ha detto rivolgendosi a tutti. La presenza di Letta è considerata essenziale perchè si esca finalmente dalla intollerabile inerzia che ha mandato in fumo oltre un intero anno. Quanto alle macerie, siamo sempre allo stesso punto: la cava ex Teges è colma e non ci sono altri siti, perchè tutto è vergognosamente invischiato tra burocrazia, autorizzazioni, verifiche, scartoffie. Il risultato è: sito stracolmo e nessuna alternativa. Anche qui occorrerà qualcuno che prenda di petto la situazione e la sblocchi. Senza togliere di mezzo le macerie, niente ricostruzione. Ma in tanti sembrano volere proprio questo, ormai è più di una sensazione.
“Servono responsabilità, equilibrio e condivisione. Ci attendiamo una accelerazione da parte di tutti perché non vi è ormai nessun ostacolo all’avvio veloce della ricostruzione privata “pesante” (abitazioni E). Ha ragione il sottosegretario Letta quando dice che ormai ognuno deve progettare, camminare e andare avanti per la sua strada. Continuare con polemiche e inutili prese di posizione è ingeneroso, illogico e potenzialmente disastroso per l’Aquila”. Il Commissario per la Ricostruzione Gianni Chiodi ha condiviso pienamente l’intervento del Sottosegretario Gianni Letta che, questa mattina, all’Aquila, ha preso parte al tavolo di coordinamento degli Enti per la ricostruzione presso la Struttura per l’emergenza (Sge). “Approvo quanto affermato da Letta – ha proseguito Chiodi – Da tempo ormai sostengo la necessità di non distrarre l’attenzione dai risultati concreti che ci siamo prefissati e di proseguire un percorso comune che porti a successi visibili e apprezzabili perché ciascuno di noi ha un obbligo morale e politico: ricostruire in sicurezza e nelle regole è fondamentale. Se riusciremo a fare partire i cantieri entro il 2011, saremo in anticipo anche rispetto ad altre ricostruzioni post-sisma di altre realtà italiane. I soldi ci sono. Lo ripeto ancora una volta. I numeri della ricostruzione sono incoraggianti: si sta puntando su una ‘ricostruzione di qualità’, che prevede regole certe con disponibilità di fondi garantiti: 3,1 miliardi di euro già messi a disposizione dal Governo, 1,4 già spesi e 1,7 in cassa, pronti per finanziare i progetti dei soggetti attuatori. La ricostruzione “leggera” (cioè delle abitazioni B e C) si avvia a conclusione. Serve solo maggiore compattezza e una volontà comune ad andare avanti per il bene della città”.
DI STEFANO – Schiarita, invece, nel programma di realizzazione dei sottoservizi, uno degli elementi cardine della ricostruzione dopo il sisma del 6 aprile di due anni fa. Questa l’opinione dell’assessore alla Ricostruzione, Piero Di Stefano, che si e’ detto “confortato” per quanto emerso nel corso del tavolo istituzionale che si e’ tenuto stamani nei locali della Struttura per la gestione dell’emergenza, alla presenza, tra gli altri, del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Gianni Letta. “Lo stallo che si era venuto a creare, a causa di una mancata intesa tra i vari soggetti interessati – ha commentato Di Stefano – dovrebbe essere superato. Il piano che il Comune dell’Aquila intendeva portare avanti gia’ da tempo ha avuto, di fatto, una considerazione di massima. L’accordo dovrebbe prevedere la realizzazione di manufatti collettivi, che saranno attraversati da tutte le reti dei servizi (escluso il gas), in modo tale da razionalizzare opere e risorse. Quanto i lavori in generale, le reti dell’acqua e del gas, gestite rispettivamente dalla Gran Sasso Acqua e da Enelgas, potranno contare su finanziamenti pubblici, mentre anche Enel e Telecom, per quanto riguarda le reti elettriche e telefoniche, hanno dato la disponibilita’ a eseguire gli interventi di loro competenza”. “L’orientamento della nostra amministrazione – ha concluso Di Stefano – era far passare tutte le reti nel sottosuolo, liberando definitivamente gli edifici. Un’occasione da prendere al volo proprio adesso, con la ricostruzione da effettuare. Ci fa piacere che oggi ci sia stata una disponibilita’ generale a ragionare concretamente su questa idea”.
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