Aiutiamo Russo, aquilano senza residenza

L’Aquila – ISTITUZIONI MUTE E INDIFFERENTI – Il comitato 3e32 scrive: “Aiutiamo Antonio Russo nella sua lotta per la residenza, mandiamo tutti una mail a questi tre indirizzi per aiutare Antonio a ottenere la residenza a L’Aquila. Copia e incolla questo testo firmandolo:
sindaco@comune.laquila.it
segretario.generale@comune.laquila.it
politicheabitative@comune.laquila.it
con oggetto: RESIDENZA ANTONIO RUSSO e il seguente testo:
“Gentili responsabili, il nostro concittadino Antonio Russo è in sciopero della fame e reclusione volontaria nella propria roulotte dall’11 aprile scorso. Egli chiede che gli venga riconosciuta la residenza nel comune di L’Aquila. Attualmente risulta essere residente a Como, città dove viveva e lavorava fino al novembre del 2009. Aquilano di origine, da più di un anno è tornato a vivere nella nostra città, dove è attualmente disoccupato, e nella quale risiede all’interno di una roulotte a Casematte, sede del comitato 3e32, presso l’area dell’ex ospedale psichiatrico di Collemaggio.
Dopo settimane di sciopero della fame e reclusione volontaria Antonio, nonostante due incontri con l’assessore Pezzopane e con il neo-assessore Pelini, ancora non riceve risposte e soluzioni concrete dall’amministrazione comunale. Non chiede casa, né lavoro, ma il diritto al cambio di residenza, che darebbe accesso all’assistenza sanitaria di cui godiamo tutti. Un diritto che gli è stato negato dall’apparato burocratico dell’amministrazione, perchè impossibilitato a fornire un indirizzo di residenza diverso dalla sua roulotte. Il silenzio delle istituzioni e la mancata risoluzione del problema, dopo settimane di protesta, è totalmente inaccettabile. L’eventuale degenerazione del suo stato di salute sarebbe il frutto di una vostra precisa responsabilità amministrativa e politica, e di una vostra intollerabile incapacità di comprensione e soluzione dei problemi della popolazione. Antonio non si fermerà, e continuerà a ricevere l’appoggio e la solidarietà da parte di noi cittadini delusi e sfiduciati dall’amministrazione comunale”.