Corte conti boccia decreto ricostruzione


L’Aquila – E’ IL N.48 DEL 10 MARZO 2011 – Comincia ad essere forse più chiaro il motivo per il quale, o forse i molti motivi, pur essendoci i soldi, la ricostruzione non è partita e neppure è prossima alla partenza. Come purtroppo sempre più spesso accade, è la magistratura a doversi pronunciare. Stavolta quella contabile. La sezione controllo della Corte dei conti abruzzese, a L’Aquila, ha bocciato il decreto 48 del 10 marzo del 2011, del commissario delegato per la ricostruzione, Gianni Chiodi, finalizzato all’istituzione di una banca dati presso il Comune dell’Aquila: Doveva servire alla raccolta della documentazione contabile per quel che concerne la ricostruzione post-sisma. Lo hanno annunciato stamane nel corso di una conferenza stampa, nella quale il Presidente della sezione controllo della Corte dei Conti dell’Abruzzo, Maurizio Tocca e i due consiglieri, Andrea Baldanza e Giovanni Mocci, hanno reso note le motivazioni della ricusazione del visto di legittimita’ dell’atto, indispensabile per la sua efficacia. Il decreto finito sotto la lente di ingrandimento della sezione controllo della magistratura contabile e’ quello adottato da Chiodi che, recependo le indicazioni del ministero dell’Economia rispetto ai trasferimenti effettuati dai commissari delegati titolari di contabilita’ speciali, prevedeva di delegare all’Amministrazione comunale dell’Aquila la funzione di definire specifiche tecniche ed economiche per l’affidamento dei servizi informatici per l’archiviazione dei dati e degli atti necessari alla rendicontazione delle risorse trasferite della struttura commissariale. Ma sul soggetto attuatore a cui sono trasferiti i poteri da parte del commissario, si e’ pero’ espressa negativamente la Corte dei Conti. “I poteri straordinari riconosciuti al Commissario per la ricostruzione – ha detto Baldanza – devono essere trasferiti a organi monocratici e non all’Amministrazione, con l’obiettivo di non riprodurre i meccanismi tradizionali di esercizio del potere. Se cosi’ fosse, infatti, si tratterebbe di un potere aggiunto da esplicitare secondo modalita’ ordinarie. Dato che il potere e’ straordinario potra’ essere delegato solo ed esclusivamente al Sindaco”.


26 Aprile 2011

Categoria : Cronaca
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