Delitto Rea: gli incredibili gitanti


Civitella del Tronto – (Foto: Carmela rea e il capanno presso il quale giaceva il cadavere straziato da 35 coltellate) – Il lunedì di Pasquetta sicuramente più emozionante per le strane persone, davvero tante, che oggi hanno scelto il luogo del delitto Rea per la gita tradizionale, da Ascoli e dal Teramano, ma anche da molte altre località. La zona del delitto è stata accuratamente perlustrata fino a ieri sera, e chi ha deciso di affrettarsi ha fatto bene: prevedibili, infatti, sia la pioggia (caduta oggi) sia l’affollamento morboso. Le storie torbide attirano, è la natura umana e non bisogna sorprendersi. Di eccessi di curiosità magari sì, e ce ne sono stati tanti, qualcuno sconcertante, come portarsi via dei “ricordi” del posto. Ma tant’è: non accade sicuramente per la prima volta. Oggi le indagini, almeno appartentemente, sembrano essersi spostate nella caserma dei carabinieri di Ascoli, dove sono state sentite alcune persone, come testimoni. Indagati e fermati fino ad oggi non ve ne sono, anche se ci si muove nell’ambito di chi Carmela Rea detta Melania, la giovane moglie di un caporalmaggiore campano in servizio ad Ascoli, la conosceva. In tanti nel paese di Folignano, dove la coppia abitava con la figlioletta, conoscevano almeno di vista i due: lei alta e bella, lui aitante addestratore di soldatesse. Molti elementi convincono i magistrati e i carabinieri che chi ha ucciso con 35 coltellate non sia uno sconosciuto, un personaggio maniaco incontrato per caso dalla donna che si stava recando al bagno, presso il chiosco-bar nel bosco. I due si erano recati in gita da Ascoli in un boschetto a ridosso della città, un parco giochi. Lei si era allontanata per cerca un bagno. E’ sparita in quella circostanza ed è stata trovata straziata accanto al chiosco, molte ore dopo. Gli inquirenti ritengono necessario sentire la persona che per telefono da Teramo segnalò la presenza del cadavere nel bosco presso Civitella del Tronto, una dozzina di chilometri di distanza dal luogo del pic-nic mai avvenuto.
La voce di un anziano, si ritiene, con accento del luogo: un cercatore di funghi? Ai carabinieri occorre sentirlo e chiedergli dei particolari. Gli chiedono di presentarsi in caserma.
Domani i magistrati di Teramo e Ascolti si incontreranno per il punto sulle indagini. Si deciderà, forse, anche quale delle due Procura sia competente: dipenderà dall’ubicazione del luogo del delitto. O forse si lavorerà in collaborazione.


25 Aprile 2011

Categoria : Cronaca
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