Pescatori porto canale, una Pasqua disperata, ma burocrazia e politica non hanno fretta


Pescara – (G.Col.) – INCONTRO MINISTERIALE? VIENE IN TEMPO MERCOLEDI’ – (Foto: i pescatori fermi e la Prestigiacomo in un momento di relax) – La burocrazia e la politica non fanno sconti, quando in mezzo c’è un ponte festivo. Figuriamoci quello arcintoccabile di Pasqua e Pasquetta, con coda di riposo martedì. L’incontro ministeriale per il dragaggio del porto canale, infatti, è previsto per mercoledì. Non prima, per carità. A nessuno sfugge, intanto, l’assurdità della situazione: per dragare un porto canale, nemmeno tra i più grandi, occorre un incontro ministeriale. Fissato con comodo, dopo Pasqua, e forse neppure risolutivo, perchè è supponibile a lume di logica che un problema lasciato marcire per anni a tutti i livelli (prima di tutto quelli cittadini: sonni profondi in comune e in provincia, sonni paleozoici negli uffici dello Stato che si definiscono impropriamente “preposti”) non possa risolversi in un incontro romano, anzi ministeriale. O che arrivi la Prestigiacomo in persona a impugnare le leve decisionali. Come fece per le macerie a L’Aquila: arrivò, si guardò intorno, indossò un casco rosso sui capelli biondi, e annunciiò che in pochi mesi le macerie sismiche sarebbero sparite. Dopo un anno e mezzo da quell’improvvido annuncio, non si muove paglia. Figuriamoci maceria.
In questo scenario si inquadra la Pasqua dei pescatori, ma anche dei commercianti, dei pescivendoli, dei loro dipendenti, dei ristoratori e così via. Pasqua desolata, porto fermo e ormai maleodorante. Nemmeno un euro. Nessun peschereccio in azione. La città portuale è in sonno, un sonno che somiglia alla disperazione e alla resa. L’ha detta tutta, in modo impagabile, oggi un anziano marinario intervistato da Rai Tre. Un pezzo da premio Pulitzer. Peccao che nei palazzi abbiano storto il naso. Sentirsi rimproverare in modo così giusto, conciso, sacrosanto, non piace a nessuno. Ai politici meno che mai: rischiano di non digerire l’agnello. Ma meriterebbero ben di peggio. Pescatori, che gente paziente e civile. Ma fino a quando?


23 Aprile 2011

Categoria : Cronaca
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