Delitto Rea, sopralluoghi e interrogatori
Civitella del Tronto – Fino all’alba di oggi, e poi ancora questa mattina. Vanno avanti senza sosta, ma forse con qualche elemento utile per gli investigatori (che tuttavia mantengono stretto riserbo), o sopralluoghi e gli interrogatori di persone ritenute in grado di fornire elementi utili. Sentiti a lungo in particolare il marito della ragazza uccisa, Carmela Rea detta Melania, 29 anni, il fratello, il cognato. Questa mattina ancora lunga sosta a Colle S.Marco, nell’Ascolano, il luogo dal quale Carmela è sparita. Vengono adoperati anche cani molecolari, particolarmente utili in simili ricerche. Per ora, e fino a questa mattina, non vi sono indagati o persone raggiunte da avvisi di garanzia. Nessun fermo. In corso l’esame del liquido nelle siringhe trovate infilzate nel corpo martoriato della donna. Per quanto se ne sa finora, la violenza esercitata con feroce determinazione sulla donna dovrebbe aver richiesto diverso tempo, prima di culminare nella furia cieca, protrattasi forse anche dopo la morte. Alcune coltellate sarebbero state inferte anche sul corpo privo di vita. Gli investigatori, soprattutto medici, esperti, agenti scientifici, ritengono che in casi del genere è piossibile, anzi facile, che delle tracce restino sui corpi: sia quello di chi aggredisce, sia quello che subisce l’aggressione. La donna deve essersi difesa, dopo essersi imbattuta in qualcuno che conosceva, o almeno così si è portati a pensare. Ma per il momento si va avanti ad ipotesi e supposizioni: almeno questo è ciò che fanno i cronisti. Gli investigatori potrebbero avere qualche convinzione in più.
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