Prosegue indagine soldi vip romani
L’Aquila – Cassa di risparmio dell’Aquila con il fiato sospeso. I magistrati romani frugano nel passato recente e meno recente della filiale romana, alla ricerca di possibili responsabilità nei lunghi mesi e anni durante i quali decine di milioni di euro di vip – spesso creduli – che affidavano denaro a persone non degne di fiducia, e qualche volta lo perdevano. Sogni di guadagni da nababbi con interessi d’oro, cose che bisognerebbe stentate a credere, e che invece molti hanno creduto. I soldi raccolti venivano depositati da chi li rastrellava nella Carispaq, sede romana di corso Vittorio, e da questo arrivano patemi d’animo per la banca aquilana. Secondo quanto scrivono oggi giornali romani, potrebbero esserci altri avvisi di garanzia, oltre a quelli già emessi (alcuni con arresti), e qualcuno potrebbe arrivare anche alla Carispaq romana. La banca neppure oggi – a tarda sera almeno non risulta ancora – ha emesso comunicati ufficiali. Ritiene, evidentemente, che mantenere il silenzio sia più opportuno. O ha deciso di chiarire ai magistrati i propri segreti, dei quali vanno cercati responsabili che non hanno ancora un nome. Certo, alla lunga, il silenzio non giova: serve solo a fare da brodo di coltura per illazioni e voci deleterie e non sempre disinteressate.
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