Il papa sciatore, storia di una notizia


L’Aquila – (G.Col.) – Giustino Parisse, foto, bravo giornalista ma soprattutto persona onesta e corretta, ha ricordato oggi sul Centro – in uno dei suoi documentati articoli sui rapporti tra papa Giovanni Paolo II e le montagne abruzzesi e aquilane – la prima notizia sul papa sciatore sul Gran Sasso. Fu lanciata nel 1979 dall’Agenzia giiornalistica Italia, l’AGI, di cui chi scrive era caposervizio in Abruzzo. Una notizia di cui esiste, ormai, una storia, nata proprio grazie a Parisse che ne scrisse in un suo libro sulle visiste e sulle “scappatelle” del pontefice. Un documento prezioso, quel libro, ancora di più oggi, mentre il papa viene beatificato e la chiesina di San Pietro alla Ienca diventa santuario dedicato a Woytjla. Sotto la cima del Gran Sasso che porta il suo nome. E sulla quale più volte Giovanni Paolo posò lo sguardo di quei suoi occhi obliqui vicini ad altre dimensioni.
La notizia della prima sciata, nel 1979, ci arrivò grazie ad alcuni amici: uno in divisa, un altro alla guida di un gregge di pecore, e un terzo puro e semplice testimone casuale. Non dalle fonti, o dalle autorità mute e ritrose. Ritenemmo che le loro testimonianze, separate, sincere e credibili, fossero sufficienti a lanciare il dispaccio AGI che rimbalzò su tutti i giornali del mondo, d’Euroopa e d’Italia, compreso il Corriere dello Sport ,che argutamente la pubblicò in prima pagina: sciare è uno sport… Il direttore dell’AGI ci aveva detto: “Si auguri che il Vaticano non smentisca tutto”. Il Vaticano non smentì, e potemmo asciugarci, il giorno dopo, il sudore dalla fronte. Non per la fatica, ma per la paura. Tra l’ironia e le battutacce dei colleghi un po’ invidiosi, un po’ increduli, un po’ a bocca aperta. Il papa aveva sciato sul Gran Sasso ed era stato visto e riconosciuto da qualcuno. L’AGI lo aveva riferito in poche righe. Che forse, in qualche misura anche minima, fanno parte della storia della cronaca italiana. Ecco perchè leggiamo oggi, da un collega equilibrato e autorevole come Parisse, e su un giornale importante come Il Centro, con grande piacere la rievocazione di quello scoop del 1979. Uno dei maggiori, o forse il maggiore, in 24 nostri anni di AGI, durante i quali accadde di tutto, dal terrorismo al caso Moro, dalla bomba su un treno in Abruzzo a grandi processi e altri momenti di cronaca nazionale. La sciata del papa, però, resta notizia unica, che ci fruttò la fiducia dell’AGI e diversi servizi al seguito del pontefice non solo in Abruzzo. Indimenticabile, toccante, anche per un laico piuttosto incallito, la vicinanza – da cronista affannato – ad un uomo speciale, che riusciva a suscitare emozioni mai più provate, e percezioni metafisiche indistinte ma potenti. Grazie, Giustino.


21 Aprile 2011

Categoria : Cronaca
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