“Moscufo dai vestini al Medioevo”
Moscufo – Ha riscosso un grande successo l’iniziativa organizzata dal Comune in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Archeologici dell’Abruzzo, l’Archeoclub d’Italia-Sede di Pescara, nell’ambito della settimana per i Beni Culturali 2011, svoltasi lo scorso 15 aprile proprio nel piccolo centro del pescarese con un programma molto ricco e che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini ed esperti del settore e degli alunni delle scuole elementari.
Il programma dell’iniziativa ha visto una conferenza che si è svolta nel corso della mattinata alla massiccia presenza degli alunni delle scuole di Moscufo, che hanno partecipato con grande entusiasmo, durante la quale il dott. Andrea Staffa Archeologo-Direttore Coordinatore della Soprintendenza per la Provincia di Pescara ha ripercorso e illustrato i numerosi risultati e ritrovamenti delle indagini eseguite; il Presidente dell’Archeoclub di Pescara, Giulio De Collibus, successivamente, ha ripercorso il campo di scavi eseguito nel 2010 e che ha riportato alla luce i resti del monastero di Santa Scolastica. Sono intervenuti al convegno il Sindaco di Moscufo, dott. Alberico Ambrosini, il Presidente del Consiglio Comunale, dott. Domenico Orlando, e l’assessore provinciale Valter Cozzi, in rappresentanza del Presidente della Provincia.
Nel pomeriggio, invece, si è svolto un convegno dal titolo “Il punto sul patrimonio archeologico di Moscufo: indagini 2007-2010, programmi di valorizzazione” con l’intervento anche dell’etnoantropologa D.ssa Adriana Gandolfi dell’agenzia culturale regionale sul tema “Dalla grande divinità femminile italica a S. Scolastica, santa propizia delle donne e della fecondità. Nelle memorie delle donne di Moscufo tremila anni di storia e di tradizioni cultuali”.
Anche in questo caso è stato registrato un notevole interesse da parte dei cittadini intervenuti alla conferenza dove, tra le altre cose, è stata sottolineata la disponibilità della popolazione moscufese a favorire indagini e ricerche, segno che le zone archeologiche inserite nel nuovo Piano regolatore non sono state vissute solo come vincolo ma anche come una importante opportunità di valorizzazione territoriale.
In particolare è stato fatto un excursus sugli ultimi anni di attività sul territorio moscufese alla ricerca della propria storia e del proprio passato. A più di 15 anni dalla redazione della prima cartografia di salvaguardia archeologica del territorio comunale – affermano il Sindaco Alberico Ambrosini e il Presidente del Consiglio dott. Domenico Orlando– vengono presentati ai più giovani alunni delle scuole di Moscufo e alla cittadinanza intera i lusinghieri risultati di un quindicennio di ricerche archeologiche nel territorio di Moscufo, che si sono tradotte fra 2007 e 2010 in importanti indagini archeologiche:
prime indagini presso la villa romana preesistente alla chiesa di S. Maria del Lago, con individuazione di importanti fasi tardoantiche a cui appare connessa la presenza di una prima fase paleocristiana del luogo di culto (2007);
scavi di un ampio settore della necropoli italica a via Petrarca, che hanno portato alla luce ben 27 tombe vestine con corredi ricchissimi, quale testimonianza che sul territorio di Moscufo vi è continuità abitativa da almeno 26 secoli;
scavi del villaggio altomedievale in località Senarica, in collaborazione con S.G.I. (2009) nel corso della effettuazione dei lavori del metanodotto di collegamento Moscufo – Pescara, che hanno permesso di indagare quello che lo stesso dott. Andrea Staffa ha definito il più importante insediamento scoperto di epoca alto medioevale dell’intero Abruzzo;
prima ripulitura ed indagine preliminare del sito della villa romana e successivo monastero altomedievale di S. Scolastica in Pischiarano, progetto in collaborazione fra Soprintendenza, Comune di Moscufo, Archeoclub d’Italia-sede di Pescara.
Queste indagini, avviate a seguito prima dell’impegno solo di alcuni appassionati e volenterosi, stanno oggi traducendosi in un’ampia presa di conoscenza da parte dell’intera cittadinanza dell’importanza del patrimonio archeologico in questo territorio, specie grazie alla sistematica effettuazione di visite guidate agli importanti scavi che hanno interessato il territorio comunale, un patrimonio che può già da ora costituire il fulcro di un organico programma di valorizzazione territoriale integrata.
L’intento dell’iniziativa – dichiara l’archeologo dott. Andrea Staffa – in stretta collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Moscufo e l’Archeoclub d’Italia-sede di Pescara, è proprio quello di lanciare un organico progetto di turismo culturale, facente leva anzitutto sull’ importante area archeologica di S. Scolastica e poi su quell’eccezionale monumento che è costituito dalla chiesa romanica di S. Maria del Lago, e sulle testimonianze archeologiche presso di esso ancor oggi conservate. Particolarmente importante per la comunità residente a Moscufo appare il recupero delle memorie storiche e archeologiche del fondamentale complesso altomedievale di S. Scolastica, ridotto in rovine da secoli, ma presso il quale ancora sino a qualche decennio fa continuavano a svolgersi singolari riti legati alla devozione verso la Santa, protettrice delle donne e della fecondità, nel cui culto non può non rintracciarsi traccia dell’antichissimo culto italico della divinità femminile protettrice della fecondità, nota con vari nomi, in area vestina particolarmente come Ferocia, ma altrove sia in area vestina che nel territorio dei Marsi, dei Marrucini e dei Peligni come Cerere e/o Venere.
In una tradizione cultuale cristiana di cui si conservano ancor oggi a Moscufo significative testimonianze antropologiche, in corso di censimento a cura di A. Gandolfi, – afferma l’assessore alla cultura del Comune Emanuele Faieta – rivivono le suggestive e millenarie radici vestine di questo affascinante territorio collinare, immerso fra natura e paesaggio, a due passi dal mare e a due passi dal Gran Sasso.
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