Operazione Blur, 21 arresti


Teramo – Tocca anche la provincia di Teramo l’operazione antidroga denominata “Blur”, partita da Ascoli Piceno. In manette sono finiti Salek Khalid, marocchino residente a Mosciano Sant’Angelo, Elton Ferra, albanese residente a Nereto ma di fatto domiciliato a Villa Rosa di Martinsicuro, Nicola Carbone residente a Martinsicuro, Arion Ikonomi destinatario di perquisizione domiciliare, residente ad Alba Adriatica ed un albanese, F.L. destinatario di perquisizione domiciliare, residente a Nereto. L’operazione di polizia coordinata dalla Squadra Mobile di Ascoli che vede la collaborazione delle Squadre Mobili di Teramo, Napoli, Caserta, nonche’ del Commissariato di S. Benedetto del Tronto, con l’ausilio di unita’ cinofile, ha portato all’esecuzione di 21 ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse dal Tribunale di Ascoli. Sei le persone, tra corrieri e spacciatori, arrestati in flagranza durante le fasi investigative, dieci quelle denunciate in stato di liberta’ per favoreggiamento personale (acquirenti di droga, qualcuno tossicodipendente, che hanno negato di averla mai acquistata dagli indagati), venti i soggetti segnalati in Prefettura quali acquirenti, due i chili di droga, tra cocaina e marijuana, sequestrati per un valore di circa 13mila e 500 euro insieme ad un’autovettura. Chiusi un bar-ristorante ed una sala giochi. Le indagini, iniziate quasi un anno fa con intercettazioni telefoniche, pedinamenti e vari sequestri di sostanze stupefacenti, hanno dimostrato come la droga, proveniente prevalentemente dalla costa adriatica e dal Napoletano, veniva distribuita ad Ascoli Piceno, San Benedetto del Tronto e lungo la costa nord teramana dove, tramite un’organizzazione criminale composta da cittadini albanesi ed italiani, veniva venduta a facoltosi clienti, avvocati, imprenditori, liberi professionisti (tra questi anche un medico, il gestore di uno chalet, entrambi di San Benedetto del Tronto, un affermato costruttore della provincia di Macerata,) nonche’ al “popolo della notte”, formato da numerosi giovani frequentatori dei molti locali di divertimento presenti, specialmente nel periodo estivo, nelle zone marittime. Parte degli ingenti proventi dell’attivita’ di spaccio veniva poi reinvestita nell’acquisto di ulteriori partite di stupefacente, in un vortice crescente di affari illeciti. Gli indagati, per dissimulare la loro illecita attivita’, conversavano al telefono parlando di “dvd”, “caffe’” e “inviti a cena”, espediente che non ha impedito agli investigatori di inchiodarli alle loro responsabilita’, accertando che quel linguaggio convenzionale si riferiva esclusivamente alla droga. Tra gli arrestati spicca la figura di Vladimiro Foddi, titolare del Bar-Ristorante “Caviar”, di San Benedetto del Tronto considerato tra i 5 barman piu’ bravi d’Italia e noto nel suo ambiente.


20 Aprile 2011

Categoria : Cronaca
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